La Marcegaglia sarà divisa in due

L’operazione annunciata dal gruppo per dare vita

a una nuova società non prevede variazioni al piano

di licenziamenti che interessa 49 dipendenti su 92

Scorporare le lavorazioni del settore scaffali da quelle dei ponteggi e conferire le prime a una nuova società in cui Marcegaglia avrà una quota minoritaria: è il piano illustrato ieri dal presidente di Marcegaglia Buildtech Fabrizio Prete a sindacati e rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento metalmeccanico di Graffignana. L’operazione non comporta variazioni al piano di ridimensionamento della fabbrica, con 49 licenziamenti previsti su 92 lavoratori oggi in stabilimento, ma per i sindacati «è un’altra prova della volontà di dismettere le attività Buildtech». Il progetto prevede di conferire il magazzinaggio Buildtech e le lavorazioni Errex alla ditta Struttura System, partecipata con quota minoritaria da Marcegaglia Spa. A Graffignana i lavoratori che passerebbero sotto la nuova società sarebbero una decina tra quelli diretti in lavorazione e quelli indiretti. In pratica si vuole scorporare l’attività di scaffalatura, che ha un mercato ancora solido, con quella dei ponteggi, che invece è ferma da anni e non vede prospettive. Nella nuova società entrerebbe lo stabilimento di produzione di Potenza, gli uffici di Milano e la linea di lavorazione di Graffignana. Per il sito lodigiano l’operazione è a saldo zero rispetto agli esuberi già indicati e ai quali si è cercato di far fronte con il contratto di solidarietà ancora in essere in azienda. L’azienda, che da sei anni ricorre ad ammortizzatori sociali per Graffignana, ha indicato 49 esuberi su 92 dipendenti, e a novembre il piano di licenziamento collettivo dovrebbe realizzarsi. «Certo per i lavoratori che resteranno nella nuova società si creerà qualche aspettativa in più, perché quello è il ramo che oggi funziona», dice Giuseppe Rossi della Fim Cisl. A Graffignana oggi la linea di lavorazione Errex è solo una, con mezza dozzina di lavoratori. Rimangono molte incognite sul futuro anche delle lavorazioni delle scaffalature, dal momento che nascerebbe una società con uffici a Milano, produzione a Potenza e una sola linea produttiva a Graffignana. «Certo questo è uno degli aspetti poco chiari della vicenda, ma noi vediamo soprattutto un dato negativo, ovvero la volontà dell’azienda di smantellare Buildtech, di separare l’attività che funziona da quella in perdita, e di non dare futuro alla società - spiega Giovanni Ranzini della Fiom Cgil -. Se almeno questo piano fosse servito a recuperare degli esuberi, avrebbe avuto un senso, ma in questo modo certifica soltanto la dismissione dell’azienda da parte del gruppo». Il piano dovrebbe diventare operativo al rientro dalle ferie estive, a settembre, mentre a novembre dovrebbero concretizzarsi i licenziamenti in capo a Marcegaglia Buildtech. L’azienda ha manifestato di nuovo la possibilità di valutare eventuali trasferimenti a Ravenna. I lavoratori si ritroveranno in assemblea lunedì 14 luglio.

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