La Marcegaglia chiede ancora la “cassa”

Incertezze sul futuro dell’azienda, in ansia i 118 dipendenti

Ancora poche settimane e le 52 di cassa integrazione ordinaria a sua disposizione saranno esaurite: alla Marcegaglia di Graffignana è ancora crisi. L’ultimo stock di cassa concordato ieri mattina ad Assolodi, va ad agganciare quello in scadenza e interessa 118 lavoratori per il periodo dal 4 al 28 maggio. Cosa accadrà poi, il futuro dello stabilimento che produce ponteggi edili non rassicura. «La richiesta di nuova cassa è stata avanzata dall’azienda - spiega il segretario della Fim-Cisl Aniello D’Errico -, negli ultimi tre anni si è fatto ricorso a flessibilità, riduzione di orario e cassa ordinaria e purtroppo la situazione resta difficile». Nessuno degli attori al tavolo ha ancora pronunciato la parola mobilità, ma il timore che prima o poi il gruppo possa decidere in tal senso fra le tute blu inizia ad essere tanta. «Il gruppo è florido - prosegue D’Errico - e ne è la prova l’inaugurazione di un nuovo polo industriale proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) a Yangzohou in Cina, il punto è che il settore edile di cui fanno parte realtà produttive come quella di Graffignana, o lo stabilimento di Potenza, soffrono. Per cui chiediamo un impegno della dirigenza a farsi carico delle sorti di questi lavoratori che stanno peggio». Il segretario provinciale non esita a definire lo stabilimento lodigiano la “Cenerentola” dell’impero cui fa capo la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e rilancia: «Va riconosciuto al gruppo di avere salvaguardato fino ad oggi l’occupazione e di aver dato la possibilità ai dipendenti di trasferirsi in altri stabilimenti - osserva - proprio negli ultimi mesi ad esempio alcuni lavoratori di Graffignana hanno scelto di andarsene in altre sedi. Ciò però non toglie che la situazione richieda soluzioni nuove».

Con questa espressione, soluzioni nuove, D’Errico allude al contratto di solidarietà, la sola ricetta «in grado di difendere tutti i posti di lavoro e garantire in particolare i lavoratori deboli». Di questo e delle possibili alternative si tornerà a discutere a fine maggio e in quell’occasione ad Assolodi sarà con ogni probabilità presente uno dei big del gruppo Marcegaglia, il responsabile delle relazioni umane Maurizio Dottino. «Ci hanno annunciato che ci sarà - riferisce D’Errico -, e che avrebbe dovuto esserci già oggi (ieri per chi legge, ndr) ma non ha potuto perchè impegnato in Cina». I temi all’ordine del giorno saranno di quelli tosti, a partire dallo scenario post-cassa integrazione fino alla questione assenteismo. «Un problema che interessa diversi stabilimenti del gruppo Marcegaglia tra cui anche quello di Graffignana - continua il segretario Fim -, da parte nostra ovviamente faremo il massimo per tutelare gli interessi dei lavoratori».

Laura Gozzini

© RIPRODUZIONE RISERVATA