La comunità in cammino per le vocazioni

Pellegrinaggio ieri di oltre cento giovani in preghiera sostenendo una croce colorata: dalla zona San Fereolo alla Basilica di San Bassiano a Lodi Vecchio

Hanno portato ciascuno un sasso da San Fereolo fino a Lodi Vecchio, all’arrivo in Basilica l’hanno deposto e al termine della Messa ne hanno raccolto un altro, per «portare i pesi gli uni degli altri». Questo è stato il segno forte del pellegrinaggio vocazionale di ieri, cui hanno partecipato un centinaio di giovani, insieme ai loro sacerdoti e ai loro gruppi (e tra gli altri era presente padre Francesco Germano, gesuita nuovo collaboratore della parrocchia Maria Madre della Chiesa di Sant’Angelo).

La proposta diocesana è iniziata verso le 17 nella chiesa di San Fereolo, dove alcuni giovani hanno raccontato le loro esperienze estive. «Come in una staffetta, raccogliamo il testimone e ascoltiamo chi ha fatto un pezzo di cammino», ha detto don Carlo Groppi del Centro diocesano vocazioni. «Andate! Senza paura! Per servire!», sono le parole di Papa Francesco alla Gmg che danno il titolo a questo pellegrinaggio. «Sulla spiaggia di Copacabana avevamo un po’ paura perché il mare era agitato, ma quando più di 3 milioni di giovani sono stati in silenzio per l’adorazione, ho capito che sono i gesti semplici che ci fanno testimoni», ha raccontato Laura, mentre Giuseppe testimoniava anche con la maglietta che indossava, l’amicizia nata in quei giorni. «Abbiamo visto cose che vedi solo nei romanzi e nei film. Ma c’è chi vuole cambiare e impegnarsi in prima persona - ha raccontato chi è andato a Scampia e per una settimana è passato a chiamare i bambini casa per casa per portarli a giocare. «Aprivamo le finestre il mattino e vedevamo le giostre dei bambini e il filo spinato - ha detto Antonio, con altri tornato da Betlemme dove ha conosciuto i piccoli che vivono nei campi profughi. «Siamo capitati nel momento del funerale di un ragazzo di 24 anni, ma anche in questo abbiamo condiviso la fede», hanno ricordato poi a Lodi Vecchio Marco e Martina, che sono stati in Romania. Questi giovani con altri si sono avvicendati nel portare una croce colorata lungo il cammino da San Fereolo e Lodi Vecchio; e in vista della basilica di San Bassiano, i giovani sono stati raggiunti dal Vescovo che ha percorso con loro l’ultimo tratto di cammino. «È davvero commovente vedere la partecipazione a questo pellegrinaggio, così significativo che anche nei prossimi anni sarà assolutamente opportuno riproporre, per pregare sul tema così importante delle vocazioni», ha detto monsignor Giuseppe Merisi, che ha indossato una casula verde donata dal Papa emerito Benedetto XVI, e ha sottolineato l’importanza della realtà della comunità vocazionale. Oltre a Centro diocesano vocazioni, Pastorale giovanile e a chi ha organizzato, il grazie è andato al Seminario che ha curato la liturgia.

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