La Bcc Borghetto all’esame dei soci

Domani l’ultima assemblea per lo storico presidente Castoldi

«Nessuna illusione, ma la volontà di lavorare sodo, puntando sui clienti e sulla qualità del credito». È il messaggio che i vertici della Banca di credito cooperativo di Borghetto lanceranno domani alle 9,15 alle fonti Gerette di San Colombano, in occasione dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2010 dell’istituto di credito. Undici filiali, 1125 soci e 57 dipendenti, la piccola Bcc chiude il “caldissimo” maggio delle assemblee del credito cooperativo lodigiano. Un mese nel quale hanno tenuto banco le voci di possibili fusioni: quella tra Centropadana, Borghetto e Laudense (proposta dalla stessa Centropadana) e quella fra Laudense e Bcc dell’Adda-Cremasco. I vertici della Borghetto stanno alla finestra, (per il momento preferiscono non pronunciarsi ufficialmente), e si preparano ai lavori assembleari con alcune novità di rilievo. La prima è certamente la più significativa: dopo circa vent’anni Bruno Castoldi lascia la presidenza della banca (nel cui cda siede da quarant’anni). La seconda novità riguarda invece la presenza, domani in assemblea, del presidente della Federazione lombarda delle Bcc, Alessandro Azzi.

Sarà il direttore Ferdinando Marazzina a illustrare ai soci i numeri del 2010. La Bcc Borghetto chiude con un utile di 542mila euro, «in diminuzione rispetto al 2009 a causa della crisi - spiega Marazzina - ma più che dignitoso, perché raggiunto senza operazioni straordinarie e senza operare sulla leva dei tassi». In crescita invece gli impieghi: + 4,4 per cento a 181 milioni di euro. Cresce anche la raccolta indiretta (+ 4,5 per cento) a 60 milioni di euro. Sostanzialmente stabile infine la raccolta diretta, che al 31 dicembre 2010 ha raggiunto 226 milioni di euro. Buona la qualità del credito: «Le sofferenze lorde e nette sono diminuite - evidenzia Marazzina -, stiamo operando con la massima attenzione per individuare i clienti affidabili. La possibilità di aumentare gli impieghi esiste, ma non vogliamo spingere sull’acceleratore a tutti i costi». La filosofia della Borghetto sembra dunque essere quella di non fare il passo più lungo della gamba. La conferma arriva dal vicepresidente Antonio Guarnieri, che si appresta a prendere il posto di Castoldi: «Ci riteniamo una banca solida, che mira unicamente a operare nel territorio lodigiano. Nei prossimi anni puntiamo a radicarci ulteriormente nei comuni in cui siamo già presenti con gli sportelli». Nessuna nuova filiale in vista, dunque, ma la necessità di valorizzare l’esistente. A partire dalla filiale di Zelo, aperta all’inizio dell’anno. «I primi risultati sono incoraggianti - precisa Marazzina - ma un bilancio completo potrà essere redatto solo alla fine del 2011». L’ultima riflessione è del vicepresidente Guarnieri: «Il 2010 è stato un anno difficile per tutte le banche, è inutile negarlo, noi abbiamo cercato di affrontarlo con coraggio e senza demordere. Gli investimenti non si sono fermati e, oltre alla filiale di Zelo, abbiamo acquistato e ristrutturato uno stabile accanto alla nostra sede centrale di Borghetto, nel quale presto apriremo nuovi uffici». Sempre domani alle 9,15 alla palestra Toffetti di Crema è in programma l’assemblea dei soci della Bcc dell’Adda e del Cremasco. C’è attesa per conoscere eventuali prese di posizione in merito alle voci di possibile fusione con la Bcc Laudense.

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