Italia 90, guerra sulle intercettazioni

Solamente il Comune di Sant’Angelo Lodigiano finora si è costituito parte civile nel procedimento a carico del socio unico di Italia 90 Claudio Demma, di diversi suoi collaboratori e di due ex tecnici comunali del municipio barasino, Giuseppe Tacchini e Stefano Porcari: ieri, superati i “vizi di notifica” di metà giugno, l’udienza preliminare si è finalmente aperta innanzi al gup Isabella Ciriaco. Ma è stata subito rinviata a metà ottobre dopo la raffica di “eccezioni preliminari” presentate dai difensori.

Per ora non si sono presentati davanti al giudice per chiedere i danni né i comuni di Maleo e Fombio, ai quali secondo la procura Italia 90 avrebbe presentato fatture “gonfiate” per lo smaltimento dei rifiuti (in almeno un caso però c’era stato subito un rimborso), né gli esponenti della ditta M.Eco di Trapani, ditta che aveva vinto in prima battuta l’appalto del 2008 da 5 milioni di euro per l'igiene urbana a Sant’Angelo e poi aveva rinunciato, secondo la procura perché vittima di estorsione da parte di personaggi legati a Italia 90. Nemmeno il Comune di Zelo Buon Persico, ritenuto vittima di turbativa d’asta del 2008, si è presentato. In realtà nell'avviso di fine indagini compaiono i nomi di diversi altri comuni, e di numerose ditte, che risulta avessero contatti con esponenti di Italia 90 durante le fasi preliminari di gare d’appalto.

Gli avvocati hanno dato battaglia sulle intercettazioni: frasi come «Li ha minacciati in pubblico che... gli brucia i camion» e altre ritenute di chiara rilevanza probatoria potrebbero non essere utilizzate nel procedimento perché non si trova uno dei decreti autorizzativi del gip, come rimarcato dall’avvocato Paolo Muzzi. Probabilmente l’atto c’è nel fascicolo originale e non è stato fotocopiato, ma il giudice deve chiarirlo, altrimenti le intercettazioni sono processualmente nulle e il capo d’imputazione dovrà essere riformulato.

«L’impostazione della nostra costituzione in giudizio sarà curata dai legali - chiarisce il sindaco di Sant’Angelo Domenico Crespi -, intanto per l’appalto rifiuti proseguiamo fino al 31 gennaio con la proroga ad Astem, in attesa di un nuovo soggetto pubblico o di quello che sarà».

Tra gli 11 imputati rimasti nel procedimento si è presentato in aula solo Claudio Demma. Magro, con poca voglia di parlare, si è limitato a dichiarare: «Io ci sono, come sempre, perché ho la coscienza a posto».

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