Il tutor sulla Valtidone fa il pieno di multe

Ricorsi, esposti, rabbia e polemiche. Il sistema tutor installato dal Comune di Torrevecchia Pia lungo la ex strada statale 412 della Valtidone colpisce a raffica con multe pesantissime. Nel mirino sono finiti tantissimi automobilisti lodigiani, in particolare di Valera Fratta, il comune lodigiano che più è vicino al sistema. Ma quella è una strada usata soprattutto dai tanti pendolari che dal Lodigiano e dal Basso Pavese si recano a lavorare nell’area ovest del Milanese, e la sua installazione ha colpito scientificamente proprio i tanti lavoratori in transito. Il sistema in funzione non è un normale autovelox ma un sistema tutor come quello in uso sulle autostrade. Solo che invece di rilevare la velocità media su un tratto di diversi chilometri, a Torrevecchia Pia lo fa per un tratto di 1 chilometro e 500 metri, dalla rotatoria di Torrevecchia fino a Vigonzone, alle porte del confine con Valera. Le telecamere furono installate nell’agosto del 2015, ma sono state attivate solo all’inizio di quest’anno dopo controversie di natura autorizzativa e un lungo periodo di sperimentazione. La multa scatta se la velocità media rilevata è superiore ai 70 chilometri all’ora. A detta dell’allora sindaco Roberto Nassi, il sistema era necessario per motivi di sicurezza, in particolare per la tutela dell’incrocio a T che insiste dalla frazione di Vigonzone in uscita sulla ex statale. Un’interpretazione curiosa, dal momento che il tutor rileva la velocità media al passaggio delle auto, e quindi non garantisce in alcun caso che il transito davanti l’incrocio avvenga a velocità contenuta. Di fatto, una trappola per automobilisti, in gran parte lavoratori pendolari, con alcuni che hanno ricevuto già decine di contravvenzioni. Nei primi mesi sono centinaia e centinaia le multe già emesse, in gran parte a residenti nel Lodigiano che quel tratto di strada lo percorrono per raggiungere l’area sud ovest del Milanese. A oggi il numero progressivo dei verbali della polizia locale è oltre il 10mila. E i dubbi sulla legittimità sono molteplici secondo i cittadini multati che si sono coalizzati con gruppi Facebook e stanno preparando esposti e denunce, anche con il supporto di Federconsumatori di Pavia. Intanto, il sistema è indicato dai cartelli come un normale dispositivo di rilevazione elettronica della velocità e non come un tutor, quindi i dubbi si spingono sul limite di velocità oltre il quale scatta la multa: il limite è stato ribassato a 70 chilometri orari solo a marzo, ma le contravvenzioni oltre quella soglia sarebbero partite prima. Infine, non è chiaro chi abbia autorizzato il sistema, visto che anche la Provincia di Pavia si è defilata specificando di non aver mai dato alcun via libera. L’amministrazione comunale di Valera aveva tentato un approccio con quella di Torrevecchia per capire i contorni della vicenda, ma le elezioni avevano bloccato ogni dialogo. Oggi infatti siede in Comune a Torrevecchia un nuovo sindaco eletto a giugno, Gerardo Manfredi, già assessore nella giunta Nassi.

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