Il sindaco di Massalengo Serafini: «Il progetto della tangenziale non deve essere accantonato»

L’amministrazione non rinuncia al progetto della bretella della Motta: dopo un incontro con la logistica Fail, atteso un nuovo piano di fattibilità

«Bene l’intesa di massima raggiunta in Provincia sul piano per togliere il traffico pesante dalla Motta, ma il Comune continua a portare avanti anche il progetto della tangenziale». Così il sindaco di Massalengo Severino Serafini, annunciando che in settimana si è tenuto un nuovo incontro con il tecnico della Fail, che entro la fine di novembre dovrebbe produrre il nuovo progetto di fattibilità tecnico-economica.

«Rispetto al nulla di prima, l’intesa di massima raggiunta al tavolo provinciale per il problema del traffico pesante è un buon punto di partenza, tutto da verificare sul campo - dice il sindaco Serafini -. Ma nel frattempo noi continuiamo ad andare avanti sulla tangenziale. L’iter amministrativo per arrivare all’opera è lungo e complesso, ci vorranno almeno 2 anni, e poi i tempi di costruzione. Lo sapevamo fin dal momento in cui il Tar ci ha imposto di ripartire dallo strumento urbanistico. In questo senso, ben vengano le iniziative prospettate al tavolo provinciale, ma intanto continuiamo a perseguire quella che era ed è la nostra strada principale, la bretella della Motta».

Per risolvere il nodo del traffico pesante generato soprattutto dalla logistica Fail di Cascina Postino, proprio quando tutto era pronto per la nuova tangenziale, il Tar ha accolto il ricorso degli agricoltori azzerando il percorso amministrativo, che è dovuto ripartire dalla variante del Piano di governo del territorio. Nel frattempo, in Provincia era aperto da tempo un tavolo di coordinamento per ragionare sull’impatto del traffico pesante sulla provinciale 23 e sulla provinciale 107, con il coinvolgimento dei comuni di Borghetto, San Martino e Ossago e Livraga (assente all’ultimo incontro). La soluzione prospettata è quella di vietare il passaggio dei Tir dal Pavese, via San Colombano, per alleggerire Borghetto, e convogliare i Tir in uscita dalla Fail verso Sud, verso il casello di Casale, prevedendo compensazioni per tutti i comuni coinvolti.

«Se il piano funzionasse, rispetto ai 1800 camion al giorno attuali, ne avremmo circa 400 sulla Motta, e praticamente senza traffico pesante notturno, quello che genera i maggiori disagi - spiega Serafini -. Ma tutto deve funzionare alla perfezione, e noi vogliamo verificare proprio questo. Dunque, bene l’iniziativa provinciale, ma intanto continuiamo nel nostro progetto di tangenziale. Nell’estate 2019 si è creato tanto scompiglio per l’ordinanza di chiusura del traffico ai Tir sulla Motta, ma a distanza di anni possiamo dire che quella forzatura qualche risultato l’ha prodotto, a partire dal fatto che dopo anni e anni si è presa coscienza del problema e si provano a trovare soluzioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA