Il questore chiude il bar per un mese

Chiuso per un mese per motivi di ordine pubblico il bar Naviglio di via Steffenini a San Colombano: il provvedimento è stato eseguito ieri mattina dai carabinieri della stazione di San Colombano su disposizione del questore di Milano. La chiusura è stata disposta in base all’articolo 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che prevede la sospensione della licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. La sospensione della licenza non è una sanzione decisa dall’autorità giudiziaria, ma avviene in via preventiva per motivi di ordine pubblico e sicurezza, anche in assenza di responsabilità dei gestori o dei titolari. Nel caso specifico la chiusura forzata del locale fino al prossimo 16 maggio arriva come conseguenza delle indagini che avevano portato due mesi fa all’arresto di un 42enne banino, F.N., per detenzione e spaccio di stupefacenti. Il 42enne era uscito proprio dal bar Naviglio in compagnia di un trentenne di San Colombano al quale poi aveva venduto la cocaina in una via vicina. I carabinieri della stazione di San Colombano avevano fermato separatamente il compratore e lo spacciatore, dopodiché avevano proceduto con la perquisizione dell’abitazione di F.N., nella quale avevano rinvenuto 60 grammi di cocaina.

Le indagini seguite alla vicenda, per la quale F.N. ha già subito una condanna di primo grado dal tribunale di Lodi, avrebbero portato gli inquirenti a individuare una quindicina di consumatori abituali di droga di San Colombano e dei paesi limitrofi.

I compratori sarebbero stati segnalati al prefetto e nei loro confronti sarebbero già scattate le misure previste dalla legge (sospensione della patente e avvio di percorsi di recupero). Secondo i carabinieri F.N. non solo era un frequentatore assiduo del locale, ma almeno in alcune occasioni aveva compiuto attività di spaccio all’interno del bar. Da qui è arrivata la segnalazione al questore di Milano che ha portato alla chiusura forzata di ieri mattina. Il locale riaprirà i battenti solo sabato 17 maggio.

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