Il piccolo Gesù vandalizzato torna nel presepe in piazza a Borgo San Giovanni

La statua è stata riparata, don Sangalli: «Un atto di fiducia per provare a riflettere sull’accaduto»

Dopo l’atto vandalico della notte di Natale, il Gesù Bambino del presepe di Borgo San Giovanni è tornato in piazza. E sarà lasciato lì giorno e notte, a dispetto del timore che possa essere danneggiato di nuovo. «Si è deciso di “rischiare” – riflette il parroco don Alfredo Sangalli -. Gesù è venuto per stare in mezzo a noi, ha “rischiato”, e l’idea è proprio questa, una provocazione in senso “buono” per provare a far riflettere». Il fatto risale alla notte tra il 25 e il 26 dicembre. Quella sera la statua del “bambinello” non era stata ricoverata come di consueto in sacrestia, e qualcuno ne ha subito approfittato per danneggiarla. Quindi l’indomani mattina era stato lo stesso parroco a fare l’amara scoperta, mostrando poi la statuina rotta durante la messa. E tra i fedeli c’è chi si è commosso fino alle lacrime.

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“Come consiglio pastorale parrocchiale abbiamo sentito l’esigenza di non fermarci al primo impulso e giovedì 29 ci siamo riuniti per riflettere insieme sull’accaduto e su quali passi provare a muovere affinché tutto ciò possa diventare occasione di riflessione per tutti per giungere al fine che fatti simili non accadano più – si legge nella lettera aperta scritta dal parroco alla comunità -. Allora emergeva in noi la consapevolezza che quei primi moti istintivi sono insufficienti, in quanto si fermerebbero alla superficie delle cose tentando al massimo di “curare” dei sintomi, e rischiano di non far affiorare le vere domande che, ne siamo consapevoli, esigono risposte ponderate, non semplicistiche e lavoro a medio-lungo termine. Ovvero: come singoli e come comunità cristiana e civile quali sono le conversioni, le scelte nuove che dobbiamo operare? Quali sono le strategie educative da mettere in campo da parte di tutti noi senza demandare solo alle figure istituzionali (parroco, sindaco, carabinieri, scuola…)? Come allora tornare a sentirci «tutti responsabili di tutto» (cfr. don Lorenzo Milani in “Lettera ai giudici”)?”. A questi interrogativi il consiglio pastorale ha risposto con il gesto dirompente di lasciare esposta la nuova statuina del Gesù Bambino anche la notte. Un atto di fiducia. Poi domenica 8 gennaio la comunità è invitata alla messa delle 11: «Pregheremo il Signore d’illuminarci per capire quali passi muovere» conclude don Alfredo Sangalli.

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