Bentornato, scoiattolo. Ma attento, perché in arrivo c’è un “cugino” grosso e prepotente. Riabbracciato dopo anni di esilio l’esemplare rosso caratteristico delle nostre zone, il Lodigiano si prepara a una probabile resa dei conti tra roditori autoctoni e “invasori”. In buona parte del nord Italia, infatti, boschi e parchi stanno registrando il dilagare del cosiddetto “scoiattolo grigio”, originario del Nord America, il quale starebbe soppiantando il suo omologo italiano; il tutto, paradossalmente, proprio mentre la specie locale prosegue in quel cammino che, dalla scorsa primavera, l’ha visto “ricolonizzare” la sua antica “casa lodigiana”.
«Risalendo dal Po lungo l’Adda, lo scoiattolo rosso sta piano piano riconquistando i suoi boschi - spiega il direttore del Parco Adda Sud, Riccardo Groppalli -: a inizio Ottocento ce n’erano tanti, poi era sparito, ma adesso è tornato anche nel nostro parco. Solo che adesso sta arrivando anche quello grigio...».
Rispetto agli allarmi già suonati negli scorsi anni, della presenza nel Lodigiano del roditore “yankee” in realtà «di segnalazioni recenti non ce ne sono - rivela Groppalli -, anche se durante la crescita le due specie possono confondersi».
Ma il confronto grigio-rosso sarebbe solo questione di tempo. E con un esito scontato: la vittoria del primo, anche se non per la malattia con la quale lo scoiattolo americano, che ne è portatore sano, ucciderebbe il suo cugino europeo. «Sulla malattia non tutti sono concordi, anzi, per qualcuno non sarebbe vero - conferma Groppalli riferendosi alla tesi sostenuta, tra gli altri, dalla Coldiretti Lombardia -. La verità è che lo scoiattolo grigio è più adatto alle nostre condizioni, è più da pianura che da montagna, e pesa di più di quello rosso, che viene scacciato perché non compete. Oltre a ciò, l’esemplare americano si nutre anche della parte “viva” tra la corteccia e il legno della piante, abitudine che il nostro scoiattolo non ha: e grazie a ciò, sostanzialmente, trova anche più cibo della specie autoctona».
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