Il Gigante, altri 6.500 metri quadrati

Nei piani del Comune il raddoppio della superficie

Dopo le indiscrezioni arrivano le certezze. Il centro commerciale Il Gigante, tra San Grato e Montanaso, sarà più grande. Sono circa 6.500 i metri quadri di ampliamento messi nero su bianco nel nuovo piano di governo del territorio di Montanaso. Dopo l’ultima espansione che risale al 2003, una volta che il pgt sarà approvato definitivamente, la struttura avrà la possibilità di raddoppiare la superficie di vendita - che attualmente è di 13mila metri quadrati - costruendo nuovi capannoni in direzione nord, sulla provinciale 16, dove è stato realizzato anche l’ultimo degli ingressi alla galleria commerciale.

Il disegno della “Montanaso che verrà” è stato illustrato nei giorni scorsi, in un’assemblea pubblica in municipio, alla presenza del sindaco Luca Ferrari, della giunta e dei professionisti incaricati all’estensione del piano, l’ingegner Fabrizia Pallavicini e l’architetto Paolo De Vizzi. Presente anche il geologo Marco Daguati che ha fatto il punto sulla conformazione geofisica dell’area, sottolineando come il comune, insieme a tutto il territorio lodigiano, sia inserito in una bassa classe di sismicità e allarmando i diversi cittadini presenti che hanno chiesto ragguagli e spiegazioni.

«Si tratta di valutazioni fatte sulla base di normative che ogni professionista conosce - spiega l’ingegner Pallavicini - e che servono per inserire criteri alle nuove costruzioni, ma non ci sono rischi». Ridotte del 32 per cento le previsioni di espansione rispetto a quanto concesso dal Ptcp provinciale, in totale nel documento sono illustrate trasformazioni per 48mila metri quadri rispetto ai 72mila concessi dal disegno provinciale.

Montanaso ha scelto dunque un’impostazione conservativa con due soli ambiti di trasformazione residenziale per 32mila metri quadri di superficie, entrambi a sud del nucleo storico e compresi tra via Garibaldi e la ex provinciale 202 il primo, e la ex provinciale e il municipio il secondo. Sono 300 i nuovi abitanti teorici stimati dalle previsioni di piano, che si sommano a un’eredità di espansione di 390 abitanti teorici del precedente strumento urbanistico, «ma molto probabilmente gli abitanti effettivi saranno inferiori perché nelle previsioni abbiamo tenuto conto di indici molto larghi per mantenere alto il livello di servizi al cittadino» ha spiegato l’ingegner Pallavicini. Due i piani di recupero inseriti nel contesto Adda Sud, per un totale di 16mila metri quadrati territoriali, si conferma in ambito produttivo un’ulteriore espansione del polo artigianale in direzione di Galgagnano, sulla provinciale 16. A essere trasformato nel piano è un lotto attualmente libero di 9.696 metri quadrati, già inserito nel piano regolatore e non ancora attuato. Novità del piano è anche la previsione di un Plis, un parco locale di interesse sovracomunale lungo il canale Muzza e lo scolmatore Belgiardino e mitigazioni ambientali che facciano da cuscinetto per la centrale e la variante alla via Emilia. Il cammino del Pgt prevede l’adozione da parte del consiglio comunale, il periodo per la presentazione delle osservazione e la successiva approvazione definitiva.

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