Il bilancio di un’estate violenta a Sant’Angelo: l’ultima aggressione è solo la punta di un iceberg - IL VIDEO DI MERCOLEDI’ SERA

Un mese fa alle case Gescal l’episodio più grave con una maxi rissa

L’aggressione a suon di catene, spranghe e pistole è solo la punta dell’iceberg di un’estate caldissima a Sant’Angelo non solo a livello climatico. Da giugno infatti sono stati numerosi gli episodi di violenza succedutisi in ambito non solo domestico, ma lungo le pubbliche piazze e vie. Il caso simbolo un mese fa circa, quando alle Gescal andò in scena una delle più gravi risse della recente storia di Sant’Angelo. Quaranta persone in tutto tra via Polli e Daccò e il cortile interno del quartiere popolare che per un’ora a suon di pugni, calci, lancio di sassi, biciclette e pezzi di legno hanno tenuto in scacco un quartiere. Tutto, per dei gavettoni mal digeriti da alcuni ragazzini che hanno richiesto l’intervento degli adulti.

Spari e sprangate a Sant'Angelo. Video Il Cittadino

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Nell’estate nera di Sant’Angelo però ci sono anche le tre rapine a danno di altrettante anziane, il pestaggio a giugno di un 30enne africano lasciato poi a bordo strada all’angolo di piazza Caduti e diversi scontri e liti violente tra il Pilota e anche piazza De Martino, di fronte al municipio. Ad inizio luglio invece l’inseguimento di un’auto a noleggio portò ad un incidente in viale Montegrappa, con quattro persone che tentarono di seminare i carabinieri cercando anche riparo all’interno della scuola, con uno di essi poi arrestato. Nel parcheggio del Famila invece a fine giugno l’episodio da codice rosso, che esula da pestaggi e risse ma comunque di grave entità, con un uomo trovato con una ferita d’arma da taglio all’addome e che si è scoperto poi che solo pochi minuti prima aveva colpito con lo stesso coltello l’ormai ex moglie.

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