I vu cumprà fanno fuggire i ladri

I vu cumprà dell’ospedale sventano il furto di biciclette: è accaduto martedì nel primo pomeriggio nel parcheggio del Delmati. Protagonista la mezza dozzina di extracomunitari africani che stazionano tutto il giorno davanti all’ingresso dell’ospedale per aiutare nel parcheggio utenti e dipendenti e cercare di vendere qualche mercanzia, accendini, calze, ombrelli e quant’altro. Martedì poco dopo le 13 un gruppo di ragazzi all’apparenza giovanissimi e poi rivelatisi cittadini romeni era fermo davanti il lungo ingresso dell’ospedale come in attesa di qualcuno. Gli atteggiamenti dei giovani però hanno insospettito più di un utente. «Guardavano con insistenza l’area dove sono parcheggiate le biciclette ma appena si aprivano le porte dell’ospedale staccavano subito lo sguardo, c’era qualcosa di sospetto nel loro fare», dice una testimone oculare del gruppo. Pochi minuti e due dei giovani si sono lanciati su una bicicletta tra quelle parcheggiate, senza lasciarsi fermare da catena e lucchetto sulla ruota davanti ma portandola via con la ruota sollevata da terra mentre il terzo giovane non è chiaro se sia rimasto a fare da palo o ad aprire la strada per la fuga. Che sarebbe probabilmente riuscita se il gruppo di extracomunitari africani, in quel momento raccolto a mangiare qualcosa, non avesse notato il gruppetto di ragazzi romeni e il trambusto seguente. La mezza dozzina di africani a quel punto si è messa di traverso raggiungendo i romeni e urlando loro che cosa stessero combinando. I vu cumprà hanno quindi bloccato i romeni e ne è nato un parapiglia, con i secondi che cercavano di liberarsi dalla presa dei primi. Qualcuno degli extracomunitari a quel punto ha chiamato i carabinieri della stazione di Sant’Angelo mettendo definitivamente in fuga, senza refurtiva, il trio romeno. Non è chiaro se i carabinieri siano intervenuti o meno sul posto: le forze dell’ordine non hanno confermato la ricostruzione degli eventi fatta dai vu cumprà. Già perché la storia ieri nel parcheggio del Delmati è stata ripetuta più volte dagli africani, con il loro italiano zoppicante. Anche quando cercano di venderti un accendino.

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