Furti, truffe e adesso la rapina

Ennesimo “colpo” al Conad di Sant’Angelo

«La prima volta sono entrati con un fucile a canne mozze, la seconda con una pistola, ora con un taglierino. Direi che stiamo migliorando». È quasi rassegnato Tommaso Rusconi, titolare dal 1980 del Conad di via XX Settembre, una delle vie più trafficate di Sant’Angelo.

Qui, sabato sera, quando erano da poco passate le 19.30, hanno fatto irruzione i due uomini che, a volto scoperto e armati di taglierino, si sono rivolti a due delle due cassiere per farsi consegnare l’incasso. Per la precisione 1040 euro, dato che nel corso del pomeriggio buona parte dei contanti era stata già messa al sicuro.

Il punto vendita, teatro nelle ultime settimane di altri episodi sospetti, stava per abbassare le serrande per la chiusura serale. All’interno c’erano solo due cassiere, una delle quali aveva già chiuso la cassa, il titolare, che però si trovava nel retro, e un cliente. A quel punto sono arrivati i due uomini, uno intorno ai 50 anni, l’altro sui 30 anni, pelle olivastra «L’uomo sui 50 anni è rimasto fuori a far da palo, appoggiato alla porta - ha ricordato il titolare - , l’altro invece è entrato e tenendo in mano un taglierino si è rivolto alla cassiera che aveva ancora la cassa aperta chiedendo tutti i contanti».

Veri e propri attimi di terrori quelli vissuti dalla donna che, sotto la minaccia del taglierino, non ha potuto fare altro che consegnare tutto quel che c’era nel cassetto al malvivente che si è quindi rivolto all’altra operatrice che aveva invece già chiuso i conteggi. A quel punto però la cassiera che aveva consegnato l’incasso si è ribellata e ha iniziato ad inveire contro il malvivente.

«Non sembrano molto sicuri di sè, anzi il giovane tremava - ha spiegato ancora il titolare - e forse è stato anche per quello che siamo riusciti ad allontanarlo». I due, usciti dal Conad, hanno lasciato via XX settembre a piedi e hanno svoltato l’angolo della vicina via Manzoni. «Non so se c’era un’auto ad attenderli: fuori dal negozio c’era una nostra cliente con il figlio e tutti hanno visto che si sono allontanati a piedi - ha aggiunto Rusconi che ha aperto il primo negozio a Sant’Angelo nel 1975 - : sinceramente non ci ha stupito più di tanto questa “visita”. Ce l’aspettavamo: è da qualche tempo che qui in zona accadono cose strane». Nelle scorse settimane, infatti, due giovani stranieri sono entrati al Conad per una spesa decisamente poco ordinaria («in cui hanno acquistato diverse bottiglie di liquori») e hanno pagato con una carta di credito. «Un pagamento che però ci è stato bloccato dalla banca perchè pare la carta non utilizzata non sia autenticata, non so se clonata o rubata - ha spiegato l’imprenditore -: solo qualche giorno fa, invece, altri due giovani stranieri hanno riempito il carrello per 350 euro e quando ci siamo rifiutati di accettare la carta di credito, sono usciti senza più tornare». Episodi sospetti, dunque, che avevano già messo in allarme l’imprenditore. Rossella Mungiello

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