
Passati i “bagordi” del Ferragosto, lungo le sponde del canale Muzza resta l’immondizia. Mucchi di sacchetti, cartoni pieni di bottiglie di birra, bicchieri di plastica, le ultime tracce dei barbecue. Sono i rifiuti dei gruppi che hanno passato il 15 agosto nelle aree verdi che costeggiano il canale nel Lodigiano, tra la centrale E.On di Tavazzano-Montanaso e cascina Sesmones a Cornegliano, passando per il tratto compreso nel territorio di Lodi Vecchio. Il “viaggio” parte proprio da quest’ultima località. Abbandonata la strada provinciale 115 (Lodi-Lodi Vecchio) si trovano i primi sacchetti di rifiuti accanto ai cestini posti nella piccola area attrezzata dal Consorzio Muzza, dove si possono parcheggiare le auto. Basta percorrere la strada bianca che costeggia il lato sinistro del canale, in direzione della centrale E.On, per trovare nei pressi della cascatella scatolette e sacchetti abbandonati accanto a una panchina. L’ultimo tratto in direzione della centrale è fortunatamente “pulito”. Si riparte, questa volta percorrendo la sponda opposta, in direzione della provinciale 115, incrociando i numerosi pescatori che trascorrono la calda mattinata del 16 agosto lungo la Muzza. La situazione è tutto sommato accettabile, eccezion fatta per le consuete cartacce ai piedi delle panchine. Si torna così all’area attrezzata di Lodi Vecchio. Poco prima, nei pressi dei laghetti, le tracce di un barbecue del giorno prima. Il tratto che da Lodi Vecchio va a Cornegliano, in sponda destra, è quello conciato peggio. Basta fare pochi metri per accorgersene: l’erba attorno all’area attrezzata con tavolo e panche è una discarica. I “festaioli” di ieri hanno lasciato il segno: il barbecue improvvisato sul ciglio del canale è stato spento in qualche modo, accanto ci sono due cartoni di birra pieni di bottiglie. E poi cartacce e bicchieri di plastica, usati per il pranzo di Ferragosto e lasciati sul posto, nonostante a pochi metri di distanza ci sia un cestino.
Un altro scempio qualche metro più in là. Per arrivarci occorre oltrepassare la recinzione di cantiere collocata dalla ditta che sta eseguendo i lavori di manutenzione lungo il canale. Si abbandona la strada bianca che affianca la Muzza e ci si sposta lungo un viottolo che porta a una cascina: a questo punto ci si imbatte in un altro barbecue artigianale, acceso nel giorno di Ferragosto in mezzo all’erba e attorniato da bottiglie di plastica e pellicole di cellophane. Qualche centinaio di metri più avanti c’è la strada provinciale 235 e non resta che spostarsi sull’altro lato della Muzza, tornando a Lodi Vecchio. Giusto il tempo di trovare un paio di sacchetti abbandonati in mezzo all’erba, segno evidente del Ferragosto passato all’aperto, e ci si riporta sulla provinciale 115. Anche quest’anno gli incivili hanno banchettato lungo il canale lodigiano. A pulire, come sempre, ci penserà qualcun altro.
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