«Ecco chi è stato a sotterrare i fusti...»

Domenica mattina quanti si sono alzati per recarsi alla Messa festiva hanno sgranato gli occhi: le vie del paese erano letteralmente tappezzate da volantini multicolori. A migliaia. Volantini che erano stati lanciati sulle strade del centro storico alcune ore prima: a mezzanotte di sabato 22 settembre, infatti, il “misfatto” era già stato compiuto.

I contenuti di quanto è stato buttato nelle strade - e buttato in quantità industriali, tanto da nascondere in alcuni punti il colore dell’asfalto - sono pesantissimi. Si tratta di un attacco violento e anonimo diretto a una persona del paese, un uomo di età avanzata. Il volantino non fa i nomi e cognomi, si limita al soprannome, che in un paese piccolo come Bargano è quasi la stessa cosa.

Al di là di accuse molto gravi rivolte all’anziano cittadino per fatti compiuti quand’era in giovane età, ce n’è una pesantissima che riguarda non solo la comunità di Bargano, ma la Regione Lombardia, che ha messo mano al portafoglio. Lo si incolpa infatti di essere l’autore della discarica della diossina di Bargano, quella discarica la cui bonifica è costata fino ad ora parecchi milioni di euro, tutti finanziati a livello pubblico.

Il volantino sostiene che i fusti inquinati sotterrati in paese li ha «portati lui con il suo camion e scaricati nella cava (...) lui ha pensato di portarli in regalo ai suoi compaesani». E, particolare inquietante, «...ci sono due persone che hanno visto tutto e possono testimoniare». Sono accuse lanciate da uno sconosciuto, tutte da provare. Se non fossero vere e ne fosse individuato l’autore, questi potrebbe essere querelato per calunnia, con tutte le conseguenze del caso: la legge non ammette ignoranza.

Sta di fatto che da domenica mattina a Bargano tutti parlano della vicenda. E la gente, circa la discarica, si pone una serie di interrogativi. Ammesso che sia tutto vero, si domandano perché quanti sapevano e conoscevano - compreso l’autore del volantino anonimo - sono stati finora zitti e non hanno raccontato la vicenda alla magistratura, facendo il nome dell’autore, visto che è dal 1994 che in paese si parla della discarica interrata con migliaia di tonnellate di terreno inquinato dalla diossina? E perché la distribuzione di un volantino anonimo solo ora, a distanza di così tanti anni?

Se il personaggio preso di mira dal volantino è noto ovunque in Bargano, è ovviamente anonimo l’autore dell’attacco sferrato attraverso questa violenta campagna “mediatica”. E anche in questo caso nei bar del paese sul nome e cognome dell’autore le supposizioni si sprecano, con tanto di spiegazione: “...a scrivere il volantino è stato il signor taldeitali perché...”.

Sono tuttora sconosciuti anche coloro che fisicamente hanno provveduto al lancio dei volantini. Hanno comunque agito con grande sicurezza, perché, operando attorno alla mezzanotte, l’hanno fatto quando le strade del paese - soprattutto di sabato sera - non sono del tutto deserte.

Spetterà ora alla magistratura, sicuramente già messa al corrente dell’accaduto dalle forze dell’ordine, avviare un’indagine per fare luce sugli aspetti di una vicenda che in passato ha molto preoccupato gli abitanti di Bargano per l’alto contenuto inquinante della discarica, situata a poche decine di metri dal cimitero. Una storia che adesso, improvvisamente, ha assunto contorni sempre più inquietanti.

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