Dovera, oggi l’addio a Giovanni Pietro Bruni

Imprenditore e a lungo presidente della Banca di credito cooperativo di Dovera e Postino

Sono stati celebrati questa mattina, martedì 2 febbraio, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Postino, i funerali di Giovanni Pietro Bruni, noto imprenditore locale e presidente della Bcc di Dovera e Postino dal 1996 al 2011. «Se n’è andato in punta di piedi all’alba del 31 gennaio a un anno della morte dell’amata moglie Giacomina - comunica Bruno Sangalli -. Classe 1937, stimato in tutto il Cremasco e Lodigiano e nella comunità doverese, a Postino ha dato vita alla rinomata officina meccanica Teb specializzata in tornitura elettronica di alta precisione dell’acciaio, sempre aggiornata e pronta alle sfide tecnologiche. Azienda tramandata ai figli e che ha vissuto fino all’ultimo, come supervisore con esperienza tecnica e tenacia operativa; orgoglio anche per l’intera comunità, dando lavoro e sicurezza economica a tante famiglie del posto».

La vita intensa, la capacità imprenditoriale e la dedizione alla famiglia (con i cinque figli Mara, Marco, Vittorio, Antonietta e Jacopo), sono ricordate insieme all’apertura al mondo sociale e alle istituzioni pubbliche, comprese sponsorizzazioni e sostegno a sport e oratorio locali. «Uomo dall’indole buona, onesta e conciliante», lo definisce Sangalli, per parecchi anni fu consigliere dell’Ente comunale assistenza e dell’Opera pia Barni di Roncadello. Nella Cassa rurale e artigiana di Postino fu sindaco effettivo dal 1977 al 1979 e consigliere dal 1979 al 1996. Nell’Assemblea 1996 venne eletto presidente della Bcc di Dovera e Postino: «Fu lui che segnò un periodo di crescita continua, con l’inaugurazione della nuova filiale di Pandino nonostante le difficoltà che le piccole banche dovevano affrontare per l’aggressività di altri istituti - afferma Sangalli -. È sempre stato orgoglioso della sua Banca e coerente ai principi statutari. Di più, fu presidente lungimirante. Per sviluppare la mutualità e la cura del territorio riteneva doveroso costruire un soggetto autonomo come una Fondazione: felice intuizione che si realizzò nel 2015. Per il suo impegno nel campo della cooperazione gli venne assegnato il Diploma con medaglia d’oro del Credito cooperativo italiano. Pietro Bruni lo si ricorda anche per la sua amicizia, leale e riservata, composta e determinata, lontana da lusinghe e tornaconti – conclude Sangalli -. La coerenza ai valori ideali e affettivi era un punto fermo della sua personalità, che lo rendeva tanto caro ai suoi familiari e tanto stimato dalla gente».

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