Dopo tre notti il rave party sull’Adda è finito. Salvini: «Abbiamo ancora un ministro dell’Interno?»

La notizia confermata dal consigliere regionale Pd Piloni: «Gli ultimi 100 partecipanti stanno lasciando la zona»

Si conclude il rave party di Spino d’Adda. Dopo tre notti di musica incessante sulla sponda cremasca dell’Adda, nel pomeriggio di oggi è iniziata l’opera di sgombero dell’area da parte dei mille e più partecipanti provenienti da tutta Italia e anche da alcuni Paesi europei.

A dare la notizia sulla propria pagina Facebook della fine del rave è stato il consigliere regionale del Partito Democratico, e cremasco d’origine, Matteo Piloni che, così come il sindaco di Paullo e l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, aveva manifestato tutto il proprio sconcerto per quanto in atto dalla notte tra venerdì e sabato, con la musica che ha tenuto svegli anche i residenti di tanti paesi lodigiani.

«Sono stato informato poco fa che il rave party di Spino d’Adda è terminato nel primo pomeriggio e, attualmente, gli ultimi 100 partecipanti stanno lasciando la zona (dopo aver pulito il terreno) a bordo di auto e camper. Sono stati predisposti opportuni servizi su strada per monitorare il deflusso dei partecipanti. Prefettura e forze dell’ordine, che ringrazio, stanno monitorando la situazione. Mi auguro che gli organizzatori vengano identificati e puniti. E sapere come sia potuto accadere».

Nel pomeriggio era arrivata anche la presa di posizione di Matteo Salvini: «Mentre chiudono discoteche e locali da ballo all’aperto, a Spino d’Adda in provincia di Cremona c’è un rave party da quattro giorni e quattro notti con musica ad alto volume e centinaia di ragazzi arrivati anche dall’estero. Per imprenditori e cittadini perbene, il governo prevede restrizioni e multe. Per clandestini e abusivi, invece, tolleranza e coccole. Esiste ancora un ministro dell’Interno?».

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