Dieci furti in una sera

Il “faccia a faccia” con i ladri che colpiscono nelle case all’ora di cena finisce nel terrore: un 47enne si trova di fronte a un energumeno con un mano un cacciavite e sua madre, di 67 anni, rischia di finire travolta dall’auto dei malviventi che fugge a tutto gas. E’ successo attorno alle 21.30 di martedì a Tavazzano, in una villetta della frazione Modignano, i cui proprietari, già vittime di un furto alcuni anni fa, chiedono l’anonimato. «Sono stati tutti gentilissimi, sia i vigili del Consorzio sia i carabinieri, ma abbiamo scoperto che nella stessa sera, nei paesi della zona, ci sono stati una decina tra furti in abitazione e tentativi - racconta la 67enne -. E pensare che io ero abituata a tenere tutte le finestre aperte, d’estate. Sarà perché a me non verrebbe mai in mente di entrare in casa d’altri».

La 67enne, suo marito e il figlio di erano riuniti al piano terreno, con quattro ospiti a cena, quindi il 47enne, congedati i commensali, è salito verso la sua camera al piano superiore. «Ha sentito dei rumori di passi e ha acceso la luce sulla scala - prosegue la donna -: all’improvviso si è trovato davanti un uomo, sarà stato alto un metro e 80, che impugnava un cacciavite, e gli ha detto “stai tranquillo che non succede niente”, in buon italiano, ma con un accento che italiano non era. Gli è passato vicino e poi è spuntato, da una camera, un altro sconosciuto».

I proprietari della villetta si sono poi accorti che i ladri sono entrati dal piano superiore, forzando «una finestra di legno robusto, che era praticamente nuova. Sono saliti su una tettoia. Erano due, ma forse c’era anche un terzo complice».

Il 47enne si è messo a urlare dopo gli incontri inattesi: «Dal piano di sotto pensavamo che fosse caduto, o che avesse preso fuoco una stufa. Mai e poi mai che fossero i ladri, anche perché Modignano è una frazione tranquilla - prosegue la donna -. Quando ho capito cosa stava succedendo sono corsa in strada. Pensavo che ci fossero ancora i nostri ospiti, ho visto un’auto posteggiata. Invece quell’auto è partita di colpo a tutta velocità e ho fatto appena in tempo a spostarmi. Poi mio figlio e l’altra mia figlia, che è rincasata, mi hanno rimproverata. Effettivamente ho corso un bel pericolo».

Il “bottino” deve essere ancora calcolato: «Abbiamo quattro camere da letto - conclude la donna -: erano conciate come se ci fosse stata l’alluvione. Tutti i cassetti rovesciati, gli armati aperti. C’erano, in bella vista, computer e telefoni. Ma non li hanno presi. Sono spariti, invece, gli oggetti d’oro dei miei figli. Ed è un dispiacere, non solo per il valore, ma perché erano i regali che avevo fatto negli anni. Spero che almeno riescano a prenderli. Mio figlio ogni tanto, quando sentiva parlare dei ladri nelle case, diceva: “Se mi capitano per le mani li sistemo io”. Ma quando te li trovi davanti davvero, resti di sasso».

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