Deposito di gas a Cornegliano, spuntano veleni nei terreni

nResidui di inquinanti di derivazione agricola e dovuti alla vicinanza con un’arteria stradale molto trafficata come la Lodi-Casello, il terreno dove sorgerà l’impianto di stoccaggio di Ital Gas Storage necessita di una bonifica. A comunicarlo con una nota è la stessa Ital Gas Storage Spa. La parte interessata è quella dei terreni tra l’area centrale e il cluster B, nella zona destinata all’elettrodotto di collegamento e nelle aree temporanee a servizio del cantiere. I valori fuori soglia sono «limitati nel numero e di lieve entità, rispetto alle soglie previste per i terreni ad uso verde pubblico, privato e residenziale» ma rendono necessaria una bonifica. I campioni con i superamenti delle soglie sono tre su 97 e riguardano uno lo zinco, uno il piombo e uno l’indene-pirene (un idrocarburo), e «non sono in alcun modo riconducibili ad attività di Ital Gas Storage», che su quei terreni non ha mai operato. In due zone ex agricole sono state poi rilevate tracce di Alaclor, un prodotto usato fino al 2008 per la coltivazione del mais, «che non comporta oggi alcun rischio per la popolazione». L’inquinamento riguarda l’area superficiale e non interessa la falda. Le analisi sono frutto delle indagini ambientali condotte da Ital Gas Storage, «anche su base volontaria», per valutare l’impatto dei lavori e che hanno riguardato il monitoraggio sismico, delle acque di falda, dell’impatto acustico e della qualità dell’aria, oltre alla bonifica bellica, in fase di completamento. Ital Gas Storage ha informato ieri gli enti e le autorità competenti (Comune, Provincia, Regione, prefettura e Arpa). «Pur non avendo alcuna responsabilità in relazione a questi superamenti, come già accaduto nel 2011, quando si è fatta carico della ben più significativa bonifica del terreno nell’area dell’ex impianto Agip, anche in questo caso Ital Gas Storage si rende disponibile a concordare con le autorità competenti un piano di intervento nel più breve tempo possibile, con l’obiettivo di bonificare i terreni interessati», conclude la nota della società.

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