Crisi in Comune a Tavazzano, Pizzini attacca: «Il sindaco ha sempre negato ogni confronto»

L’ormai ex vicesindaca sfida Morosini: «Sono pronta a rispondere del mio operato in un’assemblea pubblica il 10 settembre»

«Il sindaco vuole buttarla sul personale, ma la questione è tutta politico-amministrativa, innescata dalle sue assenze e dalla sua convinzione che idee diverse dalla sua siano un atto di lesa maestà o un complotto contro di lui. Io fiera del mio operato e pronta a rispondere a tutte le questioni, vediamo se anche Morosini lo è: lo sfido a venire in assemblea pubblica il 10 settembre prossimo a raccontare ai cittadini i suoi motivi». L’ormai ex vicesindaco di Tavazzano Anna Pizzini di Fratelli d’Italia attacca e sfida il sindaco Francesco Morosini dopo che mercoledì le ha tolto deleghe e nomina a vicesindaco e assessore. Il gruppo di Fratelli d’Italia ha già annunciato di non sostenere più il sindaco Morosini, eletto in quota Lega, che senza i tre consiglieri della Meloni non ha più i numeri sulla carta per governare.

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«Morosini cerca di tenere fuori l’aspetto politico-amministrativo, ma è un tentativo risibile – dice Anna Pizzini -. In questi anni il sindaco ha rifiutato di riferire e confrontarsi con trasparenza non solo con la minoranza ma anche con la maggioranza su questioni importanti come l’ipotesi di insediamento della forgia, sull’ambito di trasformazione delle logistiche, sul biometano, sul Pgt. Sull’uso dei fondi della centrale, sono l’unica che ha portato i progetti sul tavolo».

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Dunque, le crepe politico-amministrative c’erano e non da poco tempo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scuola, però. «In autunno la preside si era lamentata con me perché non erano stati stanziati i soldi dei progetti presentati a luglio – prosegue Anna Pizzini -. Me ne sono occupata e ho risolto la questione, e così ho notato che tutti gli anni i fondi erano stanziati con incredibile ritardo, sia per la scuola pubblica sia per la materna parrocchiale. Il piano per il diritto allo studio, che non è un obbligo ma che tutti i Comuni fanno, da noi non si fa più da tempo. Da ultima sono intervenuta a tutela delle famiglie e dei bambini, per permettere loro di fare la festa a fine anno come ovunque si fa, e di tutelare i diritti di un bambino disabile. Se ci sono state delle ingerenze è perché il sindaco, che ha la delega alla scuola, non ha mai fatto nulla. Ma questo è il suo standard del resto: assente dal comune, assente dal paese, mancante nelle azioni. Molti obiettivi sono stati raggiunti non grazie a Morosini, ma nonostante Morosini».

Anna Pizzini è convinta di aver agito per il bene di Tavazzano e per questo è pronta a sfidare il sindaco: «Il 10 settembre andremo in assemblea pubblica a spiegare i 4 anni di amministrazione e il sindaco Morosini è invitato. Lo sfido a venire a confrontarsi con me sui temi ammnistrativi, possibilmente senza diffide, esposti e minacce di querele, che in quattro anni d’amministrazione ha rivolto un po’ ovunque. Non so se per quella data sarà ancora sindaco, ma sarà interessante comunque ascoltarlo, se sarà in grado di parlare di contenuti».

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