Crespiatica: «Sulla Lodi - Crema vogliamo subito l’autovelox»

IL SINDACO : «Troppi incidenti, limiti ignorati e sorpassi folli»

«A partire dal 2019 sono quattordici gli incidenti avvenuti lungo la strada provinciale 235 Lodi - Crema nel tratto dell’OltreAdda. Di cui tre mortali». Sono le parole del sindaco di Crespiatica Carlo Alberto Rizzi, dopo aver accolto un concittadino di 77 anni, che ha fatto ritorno a casa dopo un incidente che gli è costato tre mesi di ospedale. «Sono 14 gli schianti con danni alle persone che si sono verificati nel tratto compreso tra Crespiatica e Corte Palasio dal 2019 a oggi; ben sei in corrispondenza della frazione del Tormo». Dal 2019 il Comune di Crespiatica si era attivato a fronte di un decreto prefettizio che, nel 2005, attestava la possibilità di «utilizzare dispositivi tecnici di controllo del traffico sulla sp 235». Una battaglia portata avanti congiuntamente con l’ex sindaco di Corte Palasio Claudio Manara, quando ancora Crespiatica era nell’Unione dei Comuni dell’Oltreadda. «A ottobre 2019 abbiamo dato mandato a una ditta per l’installazione degli autovelox, mandando comunicazione in Provincia per la posa dei pali». Di lì in poi è stato un susseguirsi di corrispondenza tra Comune, prefettura, Provincia e polizia di Stato, senza mai venire a capo di nulla. Il limite di velocità di 50 all’ora nel tratto più pericoloso non viene rispettato, la mole di traffico, anche pesante, non aiuta e certamente anche la conformazione della strada. Dopo l’ennesima comunicazione per sottolineare la pericolosità del segmento stradale nella frazione Tormo, l’osservatorio provinciale per l’incidentalità stradale in prefettura il 19 marzo aveva previsto l’intervento e la Provincia ha effettuato la relazione tecnica, manifestando l’intenzione di installare un semaforo intelligente in corrispondenza delle fermate del pullman al Tormo, bande rumorose nel rettilineo tra Cadilana e la curva all’altezza della cascina Squazza, infine, anche la posa di autovelox (dal chilometro 41+970 fino al 42+625). Rimane ancora da stabilire chi pagherà il servizio, chi gestirà le sanzioni e quando verrà messo in progetto e attivato. (ha collaborato Lucia Macchioni)

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