CRESPIATICA Pfas nell’acqua: in paese rimane la preoccupazione di molti residenti

L’inchiesta di Greenpace: alcune mamme invocano chiarezza sui dati

Dopo l’allarme lanciato da Greenpeace sulla qualità dell’acqua in due Comuni del Lodigiano, Corte Palasio e, in particolare Crespiatica, cresce la preoccupazione di alcuni abitanti: «Abbiamo sempre bevuto l’acqua del rubinetto - dice Aurora Paladini, mamma di tre bambini piccoli, residente a Crespiatica -, la stessa che usavamo abitualmente per cucinare. Ora, anche il caffè, lo preparo esclusivamente con l’acqua della bottiglia». La diffusione mediatica dei test condotti dal gruppo ambientalista (a cui ha controbattuto Sal, Società acqua lodigiana, spiegando che l’acqua non ha problemi) ha alzato il livello di allerta.

«Siamo in apprensione - ha proseguito -. Non siamo chimici né esperti-, quindi abbiamo bisogno di rassicurazioni rispetto all’acqua che bevono i nostri bambini a scuola». Tramite le brocche fornite da Sal, infatti, gli alunni della scuola materna e dell’infanzia bevono regolarmente acqua del rubinetto, dopo la campagna lanciata dalla Società acqua lodigiana, volta a limitare il consumo della plastica.

«Dopo sollecitazioni da parte della rappresentante di classe, da oggi finalmente i nostri figli hanno l’autorizzazione per portare, anche a mensa, ciascuno la propria borraccia - dice la commerciante Silvia Denti Terzia -: ogni mattina la riempiamo con l’acqua della bottiglia, per evitare rischi». Le mamme chiedono di fare luce sulle cause del sospetto inquinamento da Pfas nell’acqua, per questo hanno stampato e consultato decine di documenti, tra cui quelli redatti da Ats Milano città Metropolitana: «Come cittadini chiediamo alle autorità competenti di essere allertati tempestivamente nel caso di rilevazioni di sostanze inquinanti nell’acqua», concludono le residenti. Non tutti però a Crespiatica sono in allarme: al Bartecca, dove si ritrovano comitive di pensionati per l’aperitivo, parla il titolare Diego Rossetti: «Non ho rilevato alcuna preoccupazione dai clienti», ha detto. Il caffè l’ha sempre fatto con l’acqua del rubinetto, trattata da un depuratore con quattro filtri, per un espresso di qualità. Ancora ignota la fonte delle sostanze ritrovate nell’acqua da Greapeace, rilevate più volte in passato anche da Ats: «Alla luce delle interlocuzioni con Sal e Ats e dei dati rilevati nelle ultime analisi pubblicati sul sito del Comune, oggi l’acqua è sicura - ha garantito il primo cittadino di Crespiatica Carlo Alberto Rizzi -. Come sindaco manterrò costante l’attenzione sul tema», ha assicurato, sottolineando di essere in attesa dei risultati di un campionamento condotto in paese da un altro laboratorio terzo certificato al fine di dare ulteriori rassicurazioni alla cittadinanza. (Secondo ricerche universitarie i Pfas, composti del fluoro, producono una sovraregolazione del gene ID1, coinvolto nello sviluppo di vari tipi di cancro, tra cui leucemia, cancro al seno e al pancreas, ndr.).

© RIPRODUZIONE RISERVATA