Condannato dentista di S. Colombano

nIl gup milanese Roberta Nunnari ha condannato, per rito abbreviato, a tre anni e quattro mesi di carcere A.M., l’odontoiatra pavese di 59 anni che aveva studio anche a San Colombano al Lambro e che era stato arrestato nel gennaio del 2012 con la pesante accusa di concorso in sequestro di persona. Il professionista si trova ancora agli arresti domiciliari «e ha buone prospettive di ottenere presto l’affidamento in prova - sottolinea il suo difensore Fabio Giovanni Belloni di Milano -: si è trovato coinvolto in una storia sbagliata. Ma alla fine tutti i protagonisti hanno parlato a lungo con i magistrati, e c’è stato un chiarimento che a mio parere il gup ha ben compreso».

Infatti le richieste di pena fino a 14 anni che erano state avanzate per gli imputati dai pm Luca Gaglio e Pietro Forno, per “sequestro a scopo di estorsione”, sono state ridotte dal giudice, che ha contestato il sequestro semplice.

Tutto sarebbe partito, secondo i pm, da M.P., 59 anni, separato ed ex manager di Deutsche Bank: secondo i pm avrebbe voluto costringere una 29enne veneta, di professione escort, ad abortire il loro figlio, per salvarsi la reputazione nel mondo dei banchieri che contano. Secondo il suo difensore Giuseppe Iannaccone di Milano, invece, «l’ex banchiere non voleva né rapire né sequestrare questa donna, semplicemente desiderava che uscisse dalla sua vita. E qualcun altro ha preso iniziative autonome». Per M.P. la condanna in abbreviato è stata a 4 anni di carcere e anche lui resta ai domiciliari.

Secondo i pm, la prima persona ad aver raccolto l’invito a fare pressioni sulla donna sarebbe stato il commerciante d’auto del Basso Lodigiano M.C., l’unico che ha chiesto il processo per rito abbreviato, in Corte d’assise, ed è in attesa di giudizio. La donna avrebbe subito un furto in casa a Peschiera del Garda, un tentativo di sequestro (non attuato) davanti a un ristorante di Brembio e infine sarebbe stata prelevata dal garage della casa dell’ex banchiere in zona San Siro a Milano e trattenuta due giorni in un casale del Pavese, nella disponibilità del dentista. Esecutori materiali sarebbero stati G.C. condannato ora a 4 anni e 10 mesi, R.U. (4 anni e mezzo) e L.P. (3 anni e 4 mesi), manovalanza che poi avrebbe abbandonato il sequestro, liberando la donna ormai incinta di 7 mesi. Ora l’ex bancario l’ha risarcita e ha anche riconosciuto il loro figlio: altri due elementi che potrebbero aver ammorbidito la sentenza.

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