Commessa reagisce alla rapina e ferisce il bandito con un taglierino

Rapina la cassa del discount con una pistola finta, ma la commessa reagisce e con il taglierino lo ferisce a una mano prima che si dilegui con l’incasso, circa 700 euro. È accaduto al supermercato MD sulla strada Mantovana a Chignolo Po giovedì sera all’orario di chiusura, poco prima delle 20. La giovane commessa che ha reagito è Martina Volpi, 25enne di Borghetto: «Nessuna paura, aveva un’arma giocattolo, e se i clienti non fossero rimasti imbambolati a guardarlo l’avremmo potuto fermare». Tutto si è svolto in pochi attimi. Quando mancavano 15 minuti alla chiusura delle 20, un rapinatore con il volto coperto da una maschera di carnevale, un volto deformato grigio e nero, è entrato nel supermercato MD di Chignolo Po, lungo la strada provinciale 234 Mantovana, al confine con San Colombano. Non ha seguito il percorso delle corsie, ma ha scavalcato gli ortaggi ed è piombato sulle casse. A quell’ora Martina Volpi, commessa del discount, era alla cassa per le operazioni di pulizia e chiusura. Le ha puntato la pistola in faccia intimandole di darle l’incasso. La giovane, che abita a Borghetto, dapprima si è rifiutata, poi quando le ha puntato la pistola al fianco, ha aperto la sua cassa e consegnato il denaro. Subito dopo il rapinatore è passato all’altra cassa e anche in quel caso ha intimato alla cassiera di consegnare tutto quello che c’era. «A quel punto però ero certa che l’arma fosse una pistola giocattolo, perché quando me l’ha puntata in faccia ho visto chiaramente il pallino rosso a coprire il buco della canna, in più era giovanissimo e di corporatura piccola – racconta Martina -. Allora non volevo lasciarlo scappare così senza fare nulla. Mentre arraffava i soldi con la mano libera, l’altra con la pistola era appoggiata alla cassa, così ho preso il taglierino da lavoro e l’ho colpito sulla mano. Non pensavo a fargli male, quanto a fargli cadere la pistola. Lui però non l’ha lasciata, è corso fuori dove l’aspettava un complice su un’auto a motore acceso, un’Alfa grigia. Io sono uscita e con me altri due colleghi, ma quelli sono scappati subito in direzione di Casale».

Il rapinatore alla fine è riuscito a svignarsela dunque con circa 700 euro di incasso, e nonostante avesse in mano solo un’arma giocattolo, Martina si è presa comunque un bel rischio. A suo dire calcolato. «Era un ragazzino, aveva quasi la voce tremante mentre mi chiedeva i soldi – spiega la ragazza -. Non avevo paura, perché purtroppo sappiamo che possono capitarci cose del genere, e quando ho realizzato che aveva una pistola giocattolo e ne ho avuto l’occasione volevo fargliela cadere, per prendere le impronte e per cercare di trattenerlo visto che una collega era già corsa via a chiamare i carabinieri. Tutto si è svolto in fretta, ma i clienti sono rimasti lì a guardare senza fare niente. Se qualcuno fosse intervenuto a darci una mano avremmo potuto fermarlo». Il rapinatore ha parlato in italiano, ma con una cadenza che tradiva l’origine straniera. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Chignolo Po, e successivamente la Scientifica per i rilievi del caso. Da mesi ormai i supermercati del Lodigiano sono presi di mira da rapine fatte in fotocopia, almeno quattro, l’ultima a Borghetto un mese fa: ingresso arma in pugno e volto coperto, consegna della cassa e fuga immediata.

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