Caso E.On, interviene Roma

«È guerra aperta a E.On», aveva annunciato tempo fa il presidente della provincia di Lodi, e ora si trova al fianco come alleato il ministero dell’Ambiente. Roma infatti ha chiesto alla multinazionale dell’energia di ripresentare la richiesta per ottenere l’apposita Aia, l’Autorizzazione Integrata Ambientale, che la società aveva già ottenuto nel 2009 e che sarebbe stata valida fino al 2014. La battaglia degli enti locali contro la società è scoppiata la scorsa primavera, quando E.On ha annunciato l’intenzione di rinunciare alla costruzione dell’ultimo modulo a ciclo combinato della centrale di Tavazzano, con annesse opere di mitigazione ambientale, bonifiche e abbattimento delle emissioni inquinanti. Era stata la stessa società a chiedere la modifica dell’Autorizzazione, ma il ministero ha invece «invitato E.On a presentare apposita richiesta di autorizzazione integrata ambientale (Aia) per modifica sostanziale», indicando la volontà di rivalutare in toto la situazione per limitare il più possibile l’impatto negativo sull’ambiente da parte della centrale esistente.L’intervento di Roma è stato accolto con soddisfazione da Palazzo San Cristoforo: «Il Ministero dell’Ambiente sta rimettendo in gioco, così come richiesto dalla Provincia e dai comuni di Tavazzano e Montanaso, che il rilascio di una nuova Aia possa essere subordinato al rispetto di quanto previsto nella convenzione, soprattutto per quanto riguarda i miglioramenti di tipo ambientale» ha commentato il presidente della provincia di Lodi Pietro Foroni.

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