Caselle Lurani, rogo alla Micron: sulle cause è mistero fitto

Giallo sulle cause che hanno scatenato l’incendio alla Micron di via Aldo Moro 14. «Tutto il materiale presente nella ditta (che si occupa di produzione di articoli tecnici per il disegno, la grafica e la nautica, ndr) era archiviato regolarmente - spiega Mario Daccò, presidente della Pro loco che è intervenuto nei sopralluoghi, insieme al vicesindaco Davide Vighi e al coordinatore della Protezione civile Daniele Benzoni -. Secondo la prima ricostruzione non ci sono evidenti ragioni che possano aver dato luogo alle fiamme».

Sabato, intorno alle 16, però, gli avventori del vicino bar hanno sentito un grande botto e poi subito dopo sono arrivate le fiamme. Ad andare a fuoco, nella fabbrica che era chiusa per ferie e avrebbe dovuto riaprire oggi, sono stati 250 litri di solventi, un tetto in amianto, oltre a contenitori vuoti e plexigass. «Era tutto sigillato e in regola - ribadisce il presidente della Pro loco che gestisce il vicino Parco cittadino -. Il danno, per l’azienda non è grosso».

Nell’aria però si sente ancora la puzza acre di bruciato.

«Il parco, con i bambini e le loro famiglie è stato subito evacuato e tutta l’area, compreso il centro sportivo, è stata chiusa al traffico - aggiunge Daccò -, su indicazione dell’Azienda sanitaria locale. In un’ora i vigili del fuoco hanno spento l’incendio». Lo stesso presidente della Pro loco, invece, munito di pompa dell’acqua, è riuscito a spegnere le fiamme che dallo stabilimento si stavano dirigendo verso le case vicine. «Le fiamme - spiega Daccò - hanno coinvolto un’area del capannone di circa 50 metri quadrati. Meno male che è successo di giorno però; se fosse accaduto di notte sarebbe stato un bel problema. Ora i carabinieri, che sono intervenuti sul posto insieme a 6 mezzi dei vigili del fuoco (di Lodi, Sant’Angelo, Casale, Milano e Piacenza), Asl, Arpa, 118 e polizia locale, stanno ragionando sulle cause. Basta un mozzicone di sigaretta, certe volte, a scatenare il finimondo. Questa mattina (ieri, ndr), qua al Parco è intervenuta l’impresa di pulizie. Abbiamo lavato tutti i giochi, controllato che non ci fossero frammenti di tetto in eternit e bagnato il terreno, come indicato dall’Asl, per impedire che si sollevi la fuliggine».

Tra oggi e domani partirà l’intervento di smaltimento dell’amianto: «Il parco è un importante polmone di sfogo per i bambini del paese - aggiunge Daccò -, facciamo di tutto per restituirlo in breve tempo alla cittadinanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA