Casaletto, per Mario Cattaneo il giudizio di appello non sarà breve

Ladro morto durante il furto: oste assolto in primo grado a Lodi, ma giudici del secondo grado vogliono risentire testimoni e non è esclusa una perizia bis

Poteva risolversi in giornata in un’unica udienza il processo di appello che si è aperto oggi a Milano per il ristoratore 72enne di Gugnano di Casaletto Lodigiano Mario Cattaneo, accusato di aver sparato, uccidendolo, a uno dei quattro stranieri che stavano svaligiando la sua osteria tabaccheria nel marzo del 2017, invece i giudici hanno deciso di risentire due testimoni e si riservano, all’esito delle loro parole, di disporre poi anche una nuova perizia sullo sparo. Il ristoratore, che ha già dovuto spendere 60mila euro per difendersi (per metà risarciti da Regione Lombardia) in primo grado, era stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”, dopo che il tribunale di Lodi nel gennaio del 2020 aveva concluso che il colpo partì dal suo fucile in modo accidentale. Il ristoratore infatti, svegliato dall’allarme antifurto, era sceso nel cortile dell’osteria tenendo in mano l’arma carica e secondo la ricostruzione del primo processo era stato trascinato a terra da uno dei ladri, e lo sparo sarebbe scattato in quel frangente. Il Procuratore di Lodi Domenico Chiaro aveva impugnato l’assoluzione. La prossima udienza sarà il 14 marzo, poi la corte d’appello deciderà se disporre o meno una nuova perizia sulla dinamica dello sparo. Intanto i tre presunti complici del 32enne romeno rimasto ucciso sono stati individuati e colpiti già da un anno da una richiesta di rinvio a giudizio per rapina, per questo episodio, ma l’udienza preliminare è sospesa perché risultano irreperibili. I parenti del 32enne ucciso restano costituiti parte civile anche in appello.

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