Botte e minacce alla moglie da mesi

Minacciava la moglie da mesi, anche di morte; la picchiava e la insultava ripetutamente, senza curarsi della presenza del figlio minorenne; il tutto per farla andare via di casa.

Un comportamento che è costato a un operaio 45enne di Massalengo, R.G. le iniziali, una denuncia a piede libero da parte dei carabinieri di Borghetto per atti persecutori (stalking), lesioni e violazione degli obblighi familiari.

La vittima delle sue prepotenze era una donna di 50 anni, casalinga, che più volte si è trovata costretta ad uscire di casa per evitare conseguenze peggiori su di lei e sul figlio minore. In una occasione è andata anche a farsi medicare al pronto soccorso di Lodi per le botte subite: i medici hanno riscontrato lesioni multiple guaribili in 15 giorni.

Quella probabilmente è stata la classica “goccia” che ha fatto traboccare il vaso. Da quel momento infatti i carabinieri di Borghetto, competenti per quel territorio, hanno cominciato delle indagini molto delicate che hanno permesso di chiarire i fatti e capire cosa succedesse realmente in quella abitazione di Massalengo.

La donna, quindi, per il comportamento violento del marito, viveva in uno stato di ansia e paura permanente ed era costretta anche a mutare le proprie abitudini di vita, uscendo di casa agli orari più improbabili per evitare che la situazione degenerasse.

Ma non c’erano solo le botte e le minacce: l’uomo, infatti, per lunghi periodi si rifiutava di sostenere economicamente sia la moglie (che non lavora ma si dedica alla casa) che il figlio ancora minorenne.

Ora l’uomo è stato denunciato. Ma se il suo comportamento dovesse proseguire non è escluso che il magistrato autorizzi misure più severe nei suoi confronti, fino ad arrivare all’arresto.

Davide Cagnola

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