BORGO SAN GIOVANNI Il flop dell’area per la casa di riposo: Nicola Buonsante deve risarcire il Comune

Secondo la Corte dei conti l’ex sindaco avrebbe fatto perdere 28mila euro della fideiussione

Nicola Buonsante, architetto, ingegnere ed ex sindaco di Borgo San Giovanni (dal 2006 al 2020), è stato condannato in primo grado dalla Corte dei conti a risarcire il Comune di 15mila euro per la vicenda del terreno destinato alla casa di riposo, che era stato aggiudicato con bando alla Sereni Orizzonti Spa per 281.500 euro ma che aveva visto poi l’azienda ritirarsi. Buonsante, che era anche il responsabile dell’ufficio tecnico comunale e che per entrambi gli incarichi, quello politico e quello tecnico, non percepiva compensi, secondo la Procura contabile avrebbe colpevolmente ritardato nel richiedere a Sereni Orizzonti l’escussione della fideiussione pari al 10 per cento del valore del terreno, dopo che la società aveva rinunciato all’acquisto. E così, quando, a termini ormai scaduti, la compagnia di assicurazioni Generali (che aveva fornito la polizza fideiussoria) era stata interpellata dal Comune, aveva risposto picche e i soldi al municipio (28mila euro) non erano arrivati. La magistratura contabile nella sua sentenza di condanna ha ridotto l’importo del danno preteso a 15mila euro tenendo conto che Buonsante «è stato sicuramente mosso, in buona fede, dall’intento di conseguire un risultato utile per l’amministrazione rappresentata». Il difensore di Buonsante, l’avvocato amministrativista Claudio Linzola di Milano, promette il ricorso in appello.

L’indagine della Procura contabile regionale origina da una segnalazione di un consigliere di opposizione, secondo il quale il terreno per la casa di riposo poteva avere un valore prossimo al milione di euro, a fronte della base di aggiudicazione che, con un unico offerente, aveva visto un rilancio minimo. I magistrati non avevano trovato riscontro a questa ipotesi ma, con una lunga istruttoria che aveva visto anche cinque richieste di documenti al Comune, avevano evidenziato una serie di anomalie, al punto da ipotizzare anche un’ulteriore voce di danno, per 5.500 mila euro, per “svolgimento di gara inutile”. Il terreno in questione, situato nei pressi del municipio e non lontano dalla casa di Buonsante (che ha anche un domicilio in Ungheria a Busapest) era stato regalato dai precedenti proprietari al Comune nel 2011. I proprietari però prima lo avevano frazionato, tenendosi la parte affacciata direttamente sulla strada pubblica. Nel 2018 l’amministrazione (Buonsante) aveva destinato urbanisticamente l’area comunale alla realizzazione di una Rsa. Ma la Sereni Orizzonti, una volta aggiudicatasi l’area, si era resa conto che sarebbe stato impossibile accedere dalla strada e aveva chiesto al Comune di ottenere una servitù di passaggio e poi anche la costruzione della strada. L’ostacolo non era stato superato e per questo motivo (ma secondo la difesa forse per altri) l’azienda a marzo 2020 non aveva perfezionato l’acquisto. Secondo la difesa, però, per il Comune sarebbe stato rischioso fare causa a Sereni Orizzonti, dato il “peccato originale” di un’area non accessibile, e quindi non è detto che il mancato incasso della fideiussione sia stato il peggiore dei mali.

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