Cronaca / Centro Lodigiano
Mercoledì 28 Agosto 2013
Borgo, a 12 anni sconfigge un tumore
I genitori di una bambina di prima media raccontano l’incubo della malattia. Gli oculisti di Vizzolo e Lodi invitano a fare attenzione ai sintomi, spesso subdoli
Salvata dal tumore al cervello. Una bambina di 12 anni di Borgo San Giovanni, è uscita da un calvario e ora i genitori tirano il fiato. «Fin da piccola - raccontano mamma e papà - la bambina aveva qualche mal di testa, ma come tutti. Dall’anno scorso, invece, le emicranie sono diventate più frequenti. Andavano e venivano e anche con l’anti infiammatorio non passavano. La bambina si svegliava alla mattina e aveva già il mal di testa. Il medico l’ha mandata dall’oculista, a Vizzolo».
Il dottore pensava che il disagio fosse causato da una forma di miopia. Sulla ricetta non c’era il bollino di urgenza e in lista, davanti alla piccola, c’era una fila lunghissima di pazienti.
Per fortuna si è liberato un posto, la bimba ha anticipato la visita ed è stata operata d’urgenza al Policlinico di Milano. «All’inizio - racconta il papà - pensavano che fosse un cosiddetto pseudo tumore, invece era un tumore vero». La bambina è stata operata nella settimana di Pasqua e l’intervento è durato 9 ore. «Si trattava di un astrocitoma di primo grado - aggiunge il papà -. Se non avessimo anticipato la visita dall’oculista sicuramente avremmo dovuto portarla da lì a breve al pronto soccorso. Non è stata una passeggiata». Nel reparto di oculistica di Vizzolo vengono diagnosticati, in sinergia con gli oncologi, circa tre tumori al cervello ogni anno. «Generalmente quando li vediamo noi - spiega il primario del reparto Alfredo Pece - sono già casi avanzati. Se c’è un disagio significa che c’è un aumento della pressione a livello cerebrale. Quella che vediamo noi oculisti con l’esame del fondo dell’occhio è l’alterazione del nervo ottico. Spesso non ci sono segnali evidenti. Magari si avverte appunto un po’ di mal di testa o un oscuramento della vista. Dietro ogni mal di testa, però, non c’è un tumore. Si tratta, per fortuna, di casi rari, che colpiscono soprattutto gli adulti. L’età media è meno avanzata rispetto agli altri tumori, ma i casi dei bambini così drammatici non sono i più frequenti. Noi oculisti non dobbiamo sottovalutare nulla, ma indagare con scrupolo. A Vizzolo abbiamo tutto ciò che occorre per fare le diagnosi. La cosa principale è la visita approfondita del fondo dell’occhio e del campo visivo, oltre che l’analisi della condizione generale del paziente. Ci serviamo poi dell’angiografia digitale. L’oct, esame del nervo ottico, ci fa vedere, inoltre, i diversi strati dell’organo, poi si ricorre alla risonanza magnetica e alla Tac». Lo specialista non vuole lanciare l’allarme, ma invitare i genitori a fare attenzione. «I sintomi - ribadisce - sono spesso molto sfumati. Al mal di testa, si aggiunge la sfocatura delle immagini, il calo della vista e l’alterazione del campo visivo». L’unica prevenzione per queste forme è l’osservazione dei sintomi. Un appello arriva anche dal primario di oculistica di Lodi Riccardo Forte: «Per fortuna - dice quest’ultimo - sono casi molto rari, ma quando si scopre da un’analisi del fondo dell’occhio che c’è un tumore così è sempre un dramma».
Cristina Vercellone
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