Blitz in casa della segretaria della Lega

Il colpo sabato alle 21, la donna ha dovuto interrompere a metà le vacanze in Trentino per tornare a verificare i danni, ed è polemica:

«Il Comune deve assumere più vigili per controllare il territorio»

L’allarme che suona all'impazzata e i malviventi, almeno due in azione e altrettanti a fare da “palo” in auto, che continuano imperterriti a rubare: è la scena che in diversi hanno notato sabato verso le 21 in viale Sandro Pertini a Sant’Angelo Lodigiano, dove, scegliendo fra tre ville a schiera, le prime costruite nel quartiere 15 anni fa, una banda ha scelto di prendere di mira proprio l'abitazione di Marianna Sommariva, dipendente pubblico ma anche segretario cittadino della Lega nord. Ad avvertirla un parente che abita poco lontano. Così la barasina, in vacanza in Trentino da alcuni giorni, ha dovuto rifare in fretta le valigie e tornare a Sant’Angelo per controllare i danni e soprattutto per fornire ai carabinieri un inventario preciso del bottino. «Fortunatamente ho poco oro e l'ammanco è soprattutto affettivo, dato che sono spariti oggetti come gli orecchini della bisnonna o l’anello della nonna - spiega la vittima del furto -, ma la casa appariva devastata. I ladri hanno svuotato gli armadi alla ricerca della cassaforte, rovesciato tutti i cassetti delle camere da letto, come se sapessero dove cercare i preziosi. Un mio anziano parente, sentita la sirena dell’antifurto, è corso a controllare e si è trovato di fronte ai ladri che fuggivano e che, per non farsi riconoscere, gli hanno puntato una potente torcia negli occhi. Per scappare, da dove erano entrati, saltando con incredibile agilità una recinzione. Abbiamo tre cani, ma non sono serviti per scoraggiare i malviventi».

La preoccupazione è andata subito all'anziano, sofferente di cuore, che si è trovato a tu per tu con gli scassinatori. «Devo ringraziare i vicini: sono usciti tutti a controllare e uno di loro ha anche fotografato l’auto dei ladri». Si è così scoperto che si trattava di un’Audi A4 rubata altrove: in azione, quindi, una banda di ladri “professionisti”. Immediate le ricerche da parte dei carabinieri. «Ci hanno tagliato come burro la pesante chiusura delle persiane blindate - conclude Sommariva -. La casa era già stata “visitata” 15 anni fa, da allora più nulla. Io lancio un appello innanzitutto al Comune di Sant’Angelo: so di città con pari abitanti che hanno un numero di vigili doppio del nostro. Invito il sindaco ad assumerne di nuovi: sarebbero un presidio in più. Noi da cittadini abbiamo fatto il massimo per proteggere la casa, ma non è bastato. E dopo questi fatti resta la paura, anche di dormire».

Carlo Catena

© RIPRODUZIONE RISERVATA