Bertolotti verso la beatificazione

Il vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi ha dato inizio al Processo canonico di beatificazione e canonizzazione del dottor Giancarlo Bertolotti. L’annuncio è stato dato lunedì sera da monsignor Gabriele Bernardelli, responsabile in diocesi del Servizio per le cause dei santi. Bernardelli ha concelebrato alle 21 la Messa nella basilica dei Santi Antonio Abate e Francesca Cabrini, quella stessa parrocchia dove il medico e ginecologo Bertolotti ricevette il battesimo e dove vennero celebrate le sue esequie, sette anni fa. E nell’anniversario della sua morte, il 5 novembre, Sant’Angelo ha celebrato la Messa in suffragio di Bertolotti, animata dal coro di Comunione e liberazione di Pavia e presieduta da monsignor Claudio Baggini, vescovo emerito di Vigevano, concelebrata dal parroco monsignor Ermanno Livraghi, da don Antonio Vitali della “Casa dell’accoglienza della vita” di Belgioioso, da don Umberto Lucchini parroco di Cerro al Lambro e da monsignor Bernardelli che nell’omelia ha annunciato: «Dopo aver consultato per la postulazione della causa la dottoressa Francesca Consolini, la Conferenza episcopale lombarda e a Roma la Congregazione delle cause dei santi, il vescovo ha emesso un editto che sarà affisso agli Albi della curia, in cattedrale, nelle due parrocchie di Sant’Angelo. Si chiede di far pervenire in curia o al vescovo tutte le notizie che possano essere favorevoli o anche sfavorevoli alla fama di santità di Bertolotti, così come qualsiasi scritto che abbiano come autore il Servo di Dio». Bernardelli ha poi annunciato l’insediamento sabato 3 novembre della commissione storica, composta da don Angelo Manfredi, don Flaminio Fonte, Ambrogio Bianchi e Cornelia Marnini, e ha citato alcune lettere scritte da Bertolotti. “Io godo di ogni sentimento d’amore che vedo fiorire intorno, come capita ad esempio in coppie di sposi che vengono a me per motivi professionali. La gioia del loro amore mi viene in qualche modo partecipata e per questa gioia benedico il Signore che ne è la primitiva e inesauribile fonte”, scriveva tra l’altro il dottore santangiolino. «Ciò che riassume globalmente tutta la vita di Giancarlo - ha detto Bernardelli - è la prospettiva della glorificazione di Dio. Una vita vissuta a lode della gloria di Dio. E noi sappiamo che la gloria è l’amore». Ha concluso invece monsignor Baggini: «Ancora oggi ci sono evangelizzatori santi, anche se non vanno in giro a predicare».

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