Autista Star aggredito sul bus

Un autista di autobus della Star viene aggredito da una passeggera e si rivolge ai carabinieri.

È successo venerdì mattina, sulla tratta tra Pavia e Lodi. Protagonista dell’episodio è stato il conducente S. P.

«La donna - racconta l’autista, che ha un diavolo per capello - ha preso il pullman, a Sant’Angelo, intorno alle 7.30. Mentre saliva parlava tranquillamente con il telefonino. Si è fermata sulla scaletta d’ingresso. Io paziente, aspettavo, senza dire nulla. Dopo un po’, l’ho richiamata, dicendole di mostrarmi l’abbonamento, che la tessera andava preparata prima di salire. Lei ha incominciato a frugare dentro la borsetta e quando finalmente è salita a bordo mi ha sbattuto l’abbonamento in faccia, mi ha dato una sberla e mi ha graffiato il mento. Io l’ho spinta e invitata a sedersi. Nonostante questo ha incominciato a dire parolacce e a insultarmi, anche nella sua lingua d’origine, che io non potevo capire».

A quel punto l’uomo ha allertato i carabinieri. «Mi avevano detto che avrebbero aspettato la donna alla stazione - continua l’autista -, invece la passeggera è scesa prima, in viale Europa, a Lodi».

Il conducente lancia l’allarme sulle condizioni nelle quali si trovano a lavorare gli autisti dei pullman. «Sui mezzi pubblici la situazione è questa - commenta -. Siamo arrivati al punto di aver paura a fare il nostro lavoro. Ci sono persone di una prepotenza inaudita. Anche i sindacati sono infuriati per questa situazione. Io sono sul pullman per fare il mio lavoro. Da tempo chiediamo più sicurezza e più tutela dalle istituzioni. Dobbiamo aspettarci di finire accoltellati?».

«Gli autisti - aggiunge Giorgio Tornusciolo, sindacalista della Cisl - sono esposti a qualsiasi tipo di incontro».

«Siamo tutti insicuri al posto di guida di un mezzo pubblico - aggiunge per la Cisl l’operatore sindacale Emilio Sposato -. La Star, che è un’azienda attenta al suo personale, non può chiudere tutti i posti guida. Ci vuole un po’ di tolleranza con i passeggeri».

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