Alla Trelleborg cassa “mordi e fuggi”

Poche commesse per l’anno nuovo, in 140 restano a casa

Nessuna visione sulle commesse di gennaio, alla Trelleborg di Lodi Vecchio l’anno nuovo inizierà con una settimana di cassa per 140 lavoratori. La misura dovrebbe rimanere una tantum e i normali turni di lavoro dovrebbero riprendere regolarmente il 14 gennaio. La richiesta di cassa integrazione è stata firmata ieri in azienda da Cgil, Cisl e Uil.La Trelleborg di Lodi Vecchio produce e distribuisce tessuti a base gomma e materiali di consumo per la stampa off-set. La multinazionale svedese acquisì lo stabilimento nel 2006 con l’acquisto dell’allora proprietà, l’azienda Reeves Spa che a sua volta aveva comprato la fabbrica nel 1964 da Angelini Universal che vi si era impiantato pochi anni prima. C’è dunque una tradizione cinquantennale nella produzione di gomma nello stabilimento che si trova sulla strada per Tavazzano.Anche questi anni difficili sono trascorsi per la Trelleborg di Lodi Vecchio senza particolari problemi, con la sola applicazione di poche settimane di cassa integrazione. Ora il problema del mercato torna a farsi sentire. L’apertura della cassa di tipo ordinario è motivata solo dalla mancata visione di commesse sull’apertura dell’anno, una situazione che dovrebbe andare normalizzandosi già una settimana dopo. Tecnicamente, la richiesta di cassa è fatta per sei settimane, il minimo possibile, ma ieri l’azienda ha dichiarato ai sindacati la propria intenzione di farvi ricorso solo durante la prima settimana di lavoro di gennaio, probabilmente per tutta la produzione.Per il periodo natalizio infatti le attività nello stabilimento sono ridotte al lumicino e la produzione sarà di fatto sospesa fino al 6 gennaio, con le sole manutenzioni in funzione. È la settimana successiva quella che rischia di creare problemi all’azienda. Per questo motivo il giorno 7 sarà recuperato dalla mancata festività proprio del 6 gennaio. I giorni di cassa integrazione effettiva dunque saranno solo quattro, i giorni 8, 9, 10 e 11 gennaio. Il provvedimento si applica a tutta la produzione, tra i 130 e 140 lavoratori.«Si tratta di una normale situazione di mercato - spiega Francesco Cisarri della Filctem Cgil -. Purtroppo l’azienda ha difficoltà sulla ripartenza dell’anno nuovo e non può applicare ferie, per questo motivo facciamo ricorso alla cassa integrazione. Anche in passato Trelleborg ha avuto solo brevi periodi di cassa e finora la crisi è rimasta alla finestra. Tuttavia lascia i segni. Per il momento non c’è preoccupazione per lo stabilimento e ci auguriamo che, come affermato dall’azienda, per metà gennaio ci sia già una schiarita importante sulle commesse».

A. B.

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