Cronaca / Centro Lodigiano
Mercoledì 22 Giugno 2011
A1, svelati i tempiper la quarta corsia:due anni di cantieri
Poco più di due anni di cantieri. Arrivano i primi dettagli sui tempi perché la quarta corsia dell’A1 tra Lodi e Milano Sud diventi realtà. I particolari sono stati resi noti da Autostrade per l’Italia, concessionaria di costruzione e gestione della rete di strade a pedaggio del Paese. Le due nuove corsie, una per senso di marcia, andranno ad ampliare un tratto lungo poco meno di 18 chilometri. Esclusa dalla colata di cemento, la barriera di Melegnano, larga abbastanza per sopportare la quarta corsia. A conti fatti, saranno quindi 16,5 i chilometri di autostrada coinvolti nella maxi rivoluzione dal costo astronomico di 210 milioni di euro.
Un investimento di cui si parlava da anni e che è diventato ufficiale lo scorso 31 maggio con l’avvio dell’iter. Della nuova autostrada, che sarà allargata di circa 8 metri rispetto al disegno attuale, esiste già un progetto definitivo, di cui è stata richiesto l’inizio del procedimento di Via, la Valutazione di impatto ambientale, che si chiuderà con la conferenza dei servizi, il tavolo interistituzionale a cui avranno la facoltà di intervenire, per dire la loro, anche gli enti locali.
Le prime scadenze dell’iter riguardano proprio il documento di compatibilità ambientale, per cui ci sono 60 giorni di tempo per prendere visione del progetto. I comuni interessati al percorso sono sette, quattro nel Sudmilano (San Giuliano, Cerro, Melegnano e San Zenone) e quattro nel Lodigiano (Tavazzano, Borgo San Giovanni e Lodi Vecchio). Tutti avranno la possibilità di presentare osservazioni entro fine luglio al percorso che passa attraverso centinaia di metri di campi coltivati. Perché se è vero che le carreggiate dell’A1 si sono già portate via 53 ettari di terreno agricolo, la quarta corsia ne farà sparire altri 13, con un aumento del consumo di suolo nel tratto del 25 per cento. Concluso l’iter per la compatibilità ambientale, si passerà alla fase operativa con la definizione dell’area e la relativa gara d’appalto per la costruzione. Dalla consegna delle aree, la clessidra inizierà a correre. Tra i lavori in agenda, anche l’ammodernamento degli svincoli di Binasco e Lodi, l’ampliamento di un viadotto sul fiume Lambro a cinque campate, ma anche la posa di oltre 3 chilometri di barriere fonoassorbenti per proteggere dal inquinamento acustico i caseggiati più vicini al percorso. E di traffico, ce ne sarà parecchio. Gli studi, infatti, parlano chiaro. Con la quarta corsia, il passaggio dei mezzi aumenterà del 12, 5 per cento nel 2015 e del 31 per cento nel 2035. Numeri che già suscitano preoccupazioni tra gli amministratori locali.
Nella speranza che anche quest’opera «non diventi un’odissea», come succede spesso in Italia secondo Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia, che opera anche per Autostrade per l’Italia. Che in una recente intervista ha parlato della difficoltà di investire nel Paese, quando «gli aumenti di tariffe non vengono concessi se non a stato avanzato degli investimenti». Fino al 2013 dunque, niente aumenti del pedaggio. Almeno fino a nuovo ordine.
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