A Tavazzano sarà possibile sparare alle nutrie anche dal tramonto a mezzanotte

L’ordinanza del sindaco amplia la finestra temporale entro la quale sarà possibile abbattere i roditori a fucilate, protestano le opposizioni

Una finestra temporale più ampia per le operazioni di contenimento delle nutrie. È ciò che prevede l’ordinanza firmata dal sindaco di Tavazzano Francesco Morosini: da oggi al 30 aprile sarà in vigore una deroga al piano provinciale di controllo di questo animale che prevede la possibilità, per operatori selezionati muniti di porto d’armi per la caccia, di abbattere i roditori sul territorio comunale anche dal tramonto fino a mezzanotte (l’orario dettato dal piano provinciale va da un’ora prima dell’alba a un’ora dopo il calar del sole). A effettuare l’attività saranno due selecontrollori volontari – che dovranno operare a una certa di stanza dalle abitazioni e avvisare i residenti nel caso in cui siano abbastanza vicini da far sentire gli spari – ma, come spiega il sindaco Morosini, «tra metà febbraio e metà marzo le guardie venatorie provinciali hanno effettuato un intervento che ha portato all’eliminazione di circa 150 nutrie, e continueranno a intervenire con la polizia provinciale». L’ordinanza, alla quale, anticipa il primo cittadino, ne farà seguito un’altra per il mese di maggio, è stata emessa «a seguito di molte segnalazioni degli agricoltori».

Il provvedimento ha suscitato alcune perplessità da parte delle opposizioni: Gianfranco Roncari (Insieme per cambiare) sottolinea che «il problema delle nutrie va affrontato sempre, non in maniera episodica, e anche pensando a soluzioni diverse dall’abbattimento, dove possibile. Resta poi il fatto che nel testo ci sono delle incongruenze: che senso ha poter presentare un ricorso al Tar entro 60 giorni e al capo dello Stato entro 120 giorni dalla notifica di un provvedimento in vigore per 30 giorni?». Alessandra Gobbi (Primavera Civica) propone una riflessione più ampia: «Altri Comuni, in Lombardia e non solo, stanno praticando altre misure contro la proliferazione della nutria, come la sterilizzazione – spiega – si può ragionare a tutti i livelli su una soluzione diversa dall’abbattimento per un problema che è causato dall’uomo? Aggiungo poi che sentire gli spari di giorno non è proprio piacevole, e chi passeggia in campagna (dove le operazioni avvengono tipicamente, ndr) può correre dei rischi per la propria sicurezza».

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