
Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 23 Giugno 2017
Zorlesco assediata dai trattori, i residenti dicono basta
Zorlesco è pronta a tornare a dare battaglia sul transito dei trattori nelle vie cittadine. Mentre si sta per avvicinare il periodo clou con i passaggi di luglio e agosto, qualche mezzo pesante transita comunque sulle vie principali, via IV Novembre in particolare, e il problema è sempre lo stesso: balconi sfiorati in altezza, velocità sostenuta, vibrazioni nelle case. E nessuno in frazione vorrebbe rivivere un’altra estate in balia dei mezzi pesanti.
«La questione è complessa, alcuni correttivi messi in atto, non ci risultano però passaggi in questo periodo, forse si tratta di transiti isolati», spiega il sindaco Gianfranco Concordati.
I transiti, siano pure isolati, sono stati ripresi dai balconi delle case. Fino a 15 giorni fa c’erano passaggi di rimorchi di trinciato, ora passano soprattutto le botti. Una cosa o l’altra, a breve inizia un altro periodo clou per la campagna, e il timore è che anche quest’estate, come le ultime, si resti in balia dei mezzi pesanti, in transito pieni di trinciato raccolto nei campi. Il problema è esploso negli ultimi anni, dopo la chiusura di una strada vicinale privata esterna al paese, lungo la fornace, che in precedenza funzionava come “scorciatoia” per i mezzi pesanti, con il vantaggio di tenerli fuori dall’abitato. Alla chiusura di quella via, i trattori non hanno potuto far altro che passare sull’asse principale del paese, scegliendo poi via IV Novembre per la direzione delle campagne verso Brembio. Ma via IV Novembre è un’arteria residenziale storica, non particolarmente larga, con balconi sopra la strada che si vedono sfiorati dai grandi trattori usati nei campi.
Il tutto peggiorato dal fatto che dopo il crollo di un muro di cascina Palazzola in quel punto la strada è ridotta a una corsia a senso unico alternato, con altri disagi per il traffico, mai troppo intenso ma in certi orari comunque capace di generare un certo fastidio ai residenti. E il problema vero di tutta la vicenda è che una soluzione non si trova. I correttivi messi in campo dal Comune (limitazione di velocità a 30 chilometri all’ora e divieto di transito almeno negli orari di entrata ed uscita dei bambini da scuola) non sono serviti a molto finora. «Il problema è complesso, perché si tratta di aziende agricole che lavorano e lo fanno nel pieno diritto – spiega il sindaco Gianfranco Concordati -. La ventilata riapertura della strada vicinale non è praticabile, e quindi non ci sono grandi soluzioni alternative. Il disagio per i residenti c’è, ma è limitato a due periodi dell’anno».
Eppure le lamentele arrivano, e a gran voce, e le prime proteste di questi giorni sembrano solo un’anticipazione di quello che accadrà tra un mese o poco più, anche perché soluzioni all’orizzonte proprio non se ne vedono.
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