Volo Ryanair cancellato: una famiglia di Codogno bloccata a Rodi

Il viaggio diventa un’odissea: dovevano tornare ieri notte, arriveranno martedì

Tre adulti e una 13enne codognesi “intrappolati” a Rodi. Cancellato il volo di ritorno, non torneranno prima di martedì. Con tutti i disagi sul lavoro e a scuola. Il volo Ryanair che ieri notte avrebbe dovuto riportare i quattro a casa è stato soppresso per uno sciopero del personale. E la compagnia irlandese low cost non ha saputo proporre di meglio che un volo per lunedì 24 ottobre, di notte, con scalo a Bologna. O per martedì 25 ottobre alle 13 con scalo a Orio al Serio. E tenuto conto del poco scarto di tempo e della trafila che avrebbe comportato volare su Bologna e poi raggiungere Orio al Serio per riprendere l’auto, hanno scelto il 25. «Siamo partiti venerdì 14 ottobre e dovevamo tornare questa sera ( ieri per chi legge ) – spiega la codognese Gaia Esposti, madre della 13enne, in vacanza a Rodi con una coppia di amici sempre di Codogno -. Avevamo già fatto anche il check-in, ma mercoledì sera alle 23 ci è arrivata una mail di Ryanair con l’avviso che il volo era stato cancellato». A quell’ora trovare qualcuno cui chiamare poi è stato impossibile. E così si sono trovati a guardarsi in faccia, con le valigie semi-pronte, senza sapere che pesci pigliare.

«Ovviamente di notte non hanno assistenza e siamo riusciti a parlare con Ryanair solo questa mattina ( ieri ) verso le 11 – prosegue la donna -. Ci hanno detto che non c’erano voli per via di uno sciopero in Italia e che le uniche alternative erano volare su Bologna lunedì notte o su Orio al Serio martedì alle 13, per cui abbiamo scelto questa opzione». Non che non abbiano provato a cercarne altre. Ma senza risultato. «Avevamo trovato una soluzione da Rodi ad Atene, da Atene a Corfù o a Creta, da qui a Malpensa e scalo a “Orio” – racconta Esposti -. Voleva dire stare in ballo 17 ore con un rincaro di 300 euro a testa, senza nemmeno la certezza del rimborso». Partendo il 25 quanto meno non dovranno spendere un euro in più. Paga Ryanair. Ma i giorni ulteriori di soggiorno, l’albergo, l’auto a nolo e tutto il resto, è a carico loro. Non che sia un dispiacere trascorrere altri cinque giorni tra sole e mare. Ma anziché una vacanza è come se ne facessero due e il budget previsto è saltato. Senza contare i programmi. «Ho avvisato al lavoro e fortunatamente hanno capito, ma mia figlia è in terza media e recuperare 4-5 di scuola è un discorso, 10 è più complicato» conclude la madre.

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