
Tutto pronto per il blocco della via Emilia ai Tir nel tratto urbano di Casale: il divieto di transito scatta alla mezzanotte di domenica sera con validità dal 15 dicembre fino al 15 marzo con validità 0-24 e riguarda tutti i mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate. L’ordinanza a firma del sindaco Gianfranco Concordarti è già stata emanata. L’iniziativa era stata ampiamente annunciata e i cartelli informativi sul divieto e sui percorsi alternativi sono già stati posati nei giorni scorsi. Preoccupazione sugli snodi viabilistici di Castiglione e di Ospedaletto, verso i quali c’è il timore possa incanalarsi una mole di traffico importante. La chiusura della via Emilia è stata decisa in seguito alle continue lamentele dei residenti per gli effetti delle vibrazioni dovute al passaggio di camion, con crepe e distacco di intonaco dalle case, e dopo gli interventi in urgenza sul campanile di San Rocco a inizio ottobre, quando la caduta di calcinacci aveva imposto la messa in sicurezza provvisoria da parte dei vigili del fuoco in attesa di uno studio di staticità sull’intera chiesa di San Rocco. Il blocco del traffico pesante avverrà a sud alla rotatoria del Conad, l’intersezione tra provinciale 234 Mantovana e via Emilia, e a nord all’altezza dell’intersezione con la provinciale 22 Castiglionese. Il traffico pesante sarà quindi deviato su quelle due arterie. Almeno nei primi giorni di blocco una pattuglia della polizia locale e personale dell’ufficio tecnico di Casale sarà presente alle barriere, sia per verificare la circolazione e il rispetto dell’ordinanza sia per effettuare i primi rilievi sui flussi di traffico deviati verso i territori di altri comuni della Bassa. Obiettivo dell’operazione è però quello di deviare il traffico pesante il più possibile sull’autostrada, e a questo proposito i cartelli stradali che indicano il blocco e le relative deviazioni si trovano già in prossimità degli snodi di Lodi, di Codogno, di Ospedaletto, di Guardamiglio. «Si tratta di un intervento sperimentale, necessario per monitorare e definire il flusso del traffico pesante in modo da prendere poi le decisioni più opportune», spiega il vicesindaco Alberto Labbadini. Rispetto al blocco sperimentale attuato per un mese tra febbraio e marzo 2008 (solo in alcune fasce orarie), ora l’assetto viabilistico provinciale è arricchito dalla tangenziale di Livraga e da quella di Codogno, e per questo l’amministrazione di Casale è convinta non ci saranno conseguenze gravi per la circolazione dell’intero comparto territoriale.
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