Venti di guerra, benzina e gasolio sopra i due euro al litro

Anche gli automobilisti e gli autotrasportatori del Lodigiano soffronto per i rincari

In quattro mesi il costo della benzina è cresciuto di +20 per cento, quello del diesel di +22 per cento: mercoledì Eni ha aumentato di +14 centesimi il prezzo della verde, di +24 quello del gasolio, con un costo in molte pompe ormai superiore a quello della benzina stessa. E il metano è passato da costare meno di 1 euro al chilogrammo l’estate scorsa a 2,4-2,6 di media in questi giorni. Per famiglie e imprese si prepara un salasso senza precedenti, «anche se probabilmente ancora non si è capito» la considerazione di Federconsumatori Lodi.

Il termine di paragone è il prezzo di ottobre 2020, in piena ripresa dalla prima crisi Covid. il prezzo della benzina era a 1,388 al litro, il gasolio a 1,259: ieri il prezzo medio in Italia alla pompa era di 2,042 euro, quello del diesel a 1,960, il servito a 2,146 euro per la benzina, 2,067 euro per il diesel. Ma nel Lodigiano è difficile trovare pompe sotto i 2 euro al litro, e ieri il prezzo medio servito in provincia era di 2,2 tanto per benzina quanto per gasolio. Per le famiglie si prospettano, rispetto a ottobre 2020, tra i 600 e i 700 euro in più l’anno di spesa carburante per ogni auto. «E probabilmente la corsa non è finita – spiega Umberto Poggi di Federconsumatori Lodi -. Ogni giorno c’è un aumento, e non è un modo di dire. Di questo passo non mi stupirei di vedere la benzina non solo a 2,5 ma anche a 3 euro al litro nei prossimi mesi». Peraltro, l’auto è un bene cui difficilmente si rinuncia, almeno per gli spostamenti necessari, a partire dal lavoro, e la spesa in più si sommerà a quella per le bollette, anch’esse andate alle stelle. «Ci si prospetta uno tsunami devastante, e la gente ancora non l’ha capito – conclude Poggi -. Oggi non si vede soluzione, e comunque la situazione non si risolverà in poche settimane».

Pesanti le conseguenze anche nel settore dell’autotrasporto

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