Una notte in bianco fra risse e ubriachi

Giovanissimi, molti dei quali minorenni, ubriachi fradici da non riuscire a stare in piedi. È l’altra faccia della Notte bianca di sabato a Casale, serata di musica, balli e acquisti per le vie del centro, ma anche nottata “alcolica”, dove a farne le spese sono stati come sempre i giovani. I soccorritori della Croce casalese hanno dovuto fronteggiare numerosi casi di ragazzi che si sono sentiti male per aver consumato diversi bicchieri di troppo e i carabinieri della stazione locale hanno tenuto a freno i bollenti spiriti dei più scalmanati, che tutto avevano in mente fuorchè divertirsi. «Era desolante vedere ragazzi imbottiti di alcol ridursi a degli stracci con l’idea di passare una serata diversa - hanno commentato molti casalesi -. Senza contare il rischio che la manifestazione salti il prossimo anno». Sdraiati per terra, li hanno aiutati a riprendersi bagnandoli con dell’acqua, quindi agli amici rimasti lucidi è stato chiesto di riportarli a casa. Nel conto della Notte bianca vanno inclusi una rissa in vicolo Leoncini con protagonisti due marocchini e due fratelli italiani che sono arrivati alle mani, e il ferimento di un marocchino di Zorlesco trovato a terra con un taglio alla testa, all’inizio di via Garibaldi tra la gioielleria e il bar Roma. L’uomo è stato soccorso e trasportato all’ospedale di Codogno dove i medici gli hanno dato otto giorni di prognosi, quanto alla dinamica dell’incidente vi sono versioni contrastanti: il ferito ha raccontato di essersi fatto male cadendo accidentalmente, ma i presenti dicono di aver visto due uomini che gli sferravano un pugno in faccia. E il gonfiore al labbro del pestato ne sarebbe la prova eloquente. L’episodio è avvenuto quando erano ormai le 4 e i clamori della festa andavano lentamente spegnendosi, sebbene la chiusura ufficiale sia stata dichiarata solo alle 5. Prima di allora Casale è stata teatro di una formicolante movida, con i locali e le strade zeppi di gente. Per la gioia dei ristoratori e dei commercianti che hanno agguantato al volo l’occasione di rilanciare il periodo di “stanca”. Trascinati dall’elettricità nell’aria, i giovani si sono lasciati andare, molti passando la serata semplicemente ballando e tirando tardi, mentre altri dandosi al bere al punto da vomitare anche l’anima e cadere a terra esausti. Fino alla mezzanotte gli agenti della polizia locale e i carabinieri si sono dati manforte nel tenere sotto controllo la situazione, poi i militari della stazione di Casale tutti in servizio con il comandante Marcello Trimarchi hanno presidiato le zone calde fino quasi all’alba. Con alcune teste calde è stato necessario il loro intervento perché si dessero una calmata, ma nella maggior parte dei casi la sola vista della “divisa” ha tenuto a freno gli istinti. Resta il dato sconfortante dei tanti giovanissimi, sia maschi che femmine, messi ko dall’abuso di alcol.

Laura Gozzini

© RIPRODUZIONE RISERVATA