Una medico di Casale in missionetra le motovedette di Gheddafi

Tre settimane a schivare le motovedette libiche e a contatto con i barconi dei profughi. Domani il dottor Roberto Altavilla prenderà incarico come medico ufficiale della marina militare italiana sulla nave Chimera di pattuglia nel canale di Sicilia. Il compito del pattugliatore è la difesa delle acque territoriali da potenziali attacchi esterni ma qualora incrocerà i barconi dei migranti in fuga dalle coste dell’Africa sarà suo dovere prestare aiuto. «È una legge del mare - spiega Altavilla - saremo lì a tutelare il commercio delle navi ma ci sarà massima allerta vista la situazione in corso». Quarantaquattro anni, da sedici responsabile della riabilitazione geriatrica all’ospedale di Casale, a questa importante chiamata Altavilla è arrivato da graduato, dopo la nomina a tenente di vascello da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutto ha preso inizio tre anni fa, il medico viene a conoscenza del nuovo bando indetto dalle forze armate per reclutare professionisti, l’idea gli piace e decide di provare. «Ho inviato il mio curriculum e sono stato chiamato a Roma per le visite mediche - racconta Altavilla -, poi da lì è seguito il corso di addestramento militare all’accademia di Livorno e superato quello la nomina del Quirinale come ufficiale e il giuramento». Essere scelto non era affatto facile, il medico ha dovuto superare prove di resistenza in acqua e in barca, e se ce l’ha fatta è grazie al fisico allenato dalla pratica sportiva: nelle pause dal lavoro il geriatra corre in bici, nuota e si diletta nelle maratone. Quanto alla confidenza col mare «per me significa anche casa», dice, svelando le origini pugliesi. Eppure interrogato sulla destinazione preferita in caso di chiamata, sorprendentemente Altavilla aveva risposto «una missione a terra». «Perché era più tranquilla, invece sarà un esordio alla grande - ha commentato prima di partire - si tratta di una missione militare ordinaria in una zona altamente presidiata dalle forze italiane e lo è ancor di più da quando è in corso il conflitto libico». A bordo del pattugliatore Chimera il medico resterà diciannove giorni, dal 16 agosto fino al 4 settembre, e metterà al servizio dell’equipaggio le conoscenze apprese negli anni da internista a Casale. Quindi tornerà a ricoprire l’incarico di sempre in ospedale.

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