Una logistica sull’ex chimica

Un futuro per l’ex Sori di Guardamiglio. Dopo il concordato preventivo e il fallimento definitivo dell’azienda, l’area che sembrava non interessare a nessuno, messa in vendita dal Tribunale di Lodi, ha trovato un acquirente. La notizia è arrivata in Comune a Guardamiglio poche settimane fa. A mettere gli occhi sull’ex azienda di plastiche semilavorate è stato il colosso Log Service Europe Group, che vanta sedi anche nel Lodigiano, a Pieve Fissiraga, e nel Pavese, attivo nel settore della logistica, dei trasporti e della distribuzione. «Posso solo dire che l’ipotesi di una nuova attività sul territorio è positiva - ha dichiarato, interpellata, il sindaco Maria Grazia Tondini - e in un momento così difficile per l’economia e l’occupazione, la speranza è che ogni nuova realtà che si affaccia, possa portare opportunità di lavoro». «A questo proposito - ha continuato la Tondini -, come amministrazione stiamo ancora seguendo con massima attenzione la vicenda dello stabilimento Schneider di Guardamiglio, proprio per evitare che altri posti di lavoro spariscano». Sul tipo di attività attesa ancora nessuna indiscrezione, ma pare che non si tratti di pura logistica. L’area, pari a circa 30mila metri quadrati, sorge lungo la via Emilia e precisamente in via delle Industrie, dove ha sede una delle aree industriali - produttive del paese che sorge in una posizione strategica: a ridosso del casello stradale di Guardamiglio (conosciuto col nome di Piacenza Nord) e a metà strada fra Lodigiano e Piacentino e dove l’amministrazione comunale ha approvato un anno fa un Piano di governo del territorio valorizzando (e ricucendo) le aree produttive. La storia dell’ex Sori affonda le sue radici a Guardamiglio alla fine degli anni Settanta con i suoi oltre 70 dipendenti. Col tempo però l’azienda aveva cominciato a calare insieme al numero di operai, fino alla crisi definitiva arrivata alla fine del 2006, che ha visto anche la messa in mobilità degli ultimi 20 operai. Nel corso del 2007, la proprietà aveva fatto ricorso all’istituto del concordato preventivo per cercare il salvataggio della società con la vendita dei beni o la cessione dell’azienda stessa. Nonostante i tentativi di vendita separate dei vari lotti da parte dei curatori, però, nel 2010 si era giunti alla dichiarazione di fallimento e la messa in vendita, da parte del tribunale di Lodi, per oltre 4,5 milioni di euro (rispetto a un valore iniziale stimato a circa 6 milioni di euro). Dunque, un susseguirsi di aste deserte. Dal 2006 ad oggi, non si era mai visto uno spiraglio per questa grossa area dismessa che sembrava non avere prospettive. E con l’avvento della crisi economica, fra fallimenti e delocalizzazioni, si erano quasi perse quelle speranze che ora sono rinate. Intanto, a Guardamiglio, i progetti per la realizzazione di un albergo e di una “casa della bistecca” (steakhouse), paventati oltre un anno fa, hanno subìto una battuta d’arresto: il sogno dell’albergo multipiano è definitivamente sfumato mentre del ristorante specializzato in carni alla griglia si sente ancora l’odore fra i corridoi degli uffici comunali.

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