Una banda di giovanissimi distrugge la statuetta della Madonna della Balbana tra San Fiorano e Codogno

Un testimone ha visto tre ragazzini prendere a sassate l’edicola votiva, un atto sacrilego che ha ferito profondamente i fedeli e tutta la comunità

Prendono a sassate la statua della Madonna della Balbana e poi fuggono appena vedono un testimone sopraggiungere. Caccia a tre adolescenti tra San Fiorano e Codogno autori nei giorni scorsi dell’ennesimo vandalismo sacrilego. A raccontare quanto accaduto il sindaco Mario Ghidelli che, di ritorno da alcuni giorni trascorsi fuori paese, è venuto a conoscenza del fatto avvenuto non lontano dal centro abitato, lungo una strada bianca accessibile poco prima del cimitero. Qui c’è la piccola nicchia con la statua della Madonna, il più classico luogo del cuore degli storici cittadini di San Fiorano che nel corso delle loro passeggiate si fermano per una preghiera e ricordare amici e cari che non ci sono più. Nei giorni scorsi invece la piccola edicola votiva è stata presa di mira da vandali: tre i colpevoli, come spiegato al sindaco da un residente che, mentre passeggiava con il suo cane, ha visto in lontananza gli adolescenti che lanciavano sassi contro la statua.

Quando i giovanissimi si sono accorti che qualcuno li stava osservando, e avrebbe sicuramente chiamato di conseguenza i carabinieri, hanno lasciato cadere a terra gli ultimi sassi che avevano in mano e poi, saliti in fretta e furia sulle loro biciclette, sono scappati dirigendosi verosimilmente verso Codogno.

Quando l’unico testimone si è avvicinato alla nicchia non ha potuto fare altro che constatare come quel lancio di sassi avesse sortito l’unico effetto di rompere in più parti la statua della Madonna. Amarezza e rabbia i sentimenti maggiori tra i residenti appena sono venuti a conoscenza del fatto, con il sindaco Ghidelli tra i più furenti. «Tutti noi siamo stati ragazzi - il commento del primo cittadino di San Fiorano -. A differenza di oggi, una volta se stavi in giro fino alle 22 e creavi problemi ti prendevi uno scappellotto, oggi gli adolescenti stanno fuori fino alle 2 di notte, se li riprendi i genitori ribattono dicendo che il proprio figlio non ha fatto nulla di grave senza chiedere cosa sia effettivamente successo. In questo caso specifico non vi è stata una buona educazione nel rispetto delle cose».

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