Un acquedotto all’avanguardia

Acqua salubre per altri 12 comuni della Bassa

per un totale di oltre 19mila abitanti: presenti i vertici della società lodigiana, il sindaco e DeVecchi

Tre nuovi filtri e un degasatore. È la formula salute&sicurezza del nuovo acquedotto potenziato di Guardamiglio, “brevettato” da Società Acqua Lodigiana per garantire un’acqua più buona e il suo flusso ininterrotto anche in caso di guasti. Un’opera di 250mila euro, inaugurata sabato mattina alla presenza del presidente Sal Antonio Redondi, del sindaco Maria Grazia Tondini e dei colleghi dei comuni interconnessi: Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cavacurta, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Maccastorna, Maleo, Meleti, San Fiorano, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano e Codogno, anche se al momento solo per la parte verso Retegno. Senza dimenticare i rappresentanti di istituti bancari e forze dell’ordine.

«L’impianto è stato progettato e realizzato interamente in casa nostra - ha detto con orgoglio Redondi -. Grazie all’interconnessione dei tredici comuni anche in momenti di crisi o blackout uno sostituirà l’altro e gli utenti non subiranno disagi».

La centrale di Guardamiglio serve attualmente 19mila utenti ed eroga tre milioni e mezzo di metri cubi d’acqua l’anno. L’ammodernamento ha dotato l’acquedotto di tre nuovi filtri e di un degasatore a pioggia per la rimozione dell’idrogeno solforato, il gas maleodorante naturalmente presente nelle acque di falda. Ma vi è di più. Il trattamento dell’acqua grezza, prima realizzato tramite un processo di ossidazione biologico che rimuove il ferro e il manganese dalle acque di pozzo, si avvarrà d’ora in avanti anche di un processo di tipo chimico, che utilizza il biossido di cloro per impedire la ricrescita batterica. Il tutto si traduce in una più elevata qualità delle acque, con l’invito a farne un uso anche sulle nostre tavole. Come ha suggerito il sindaco Maria Grazia Tondini: «L’opera è un forte segnale di collaborazione tra enti al servizio della comunità - ha detto -. Dobbiamo fare conoscere di più questi servizi e a questo scopo tengo a sottolineare come nelle scuole di Guardamiglio siamo stati tra i primi comuni del Lodigiano a decidere di dare ai ragazzi l’acqua del rubinetto. Buona e pulita». A tessere le lodi del nuovo impianto ha pensato anche il commissario straordinario della provincia di Lodi, Cristiano Devecchi: «Sal è la dimostrazione che in Provincia le nostre società partecipate sono virtuose, con bilanci sani e servizi dati ai cittadini». L’ultimo a prendere la parola è stato il parroco don Pierluigi Bolzoni, che ha benedetto l’opera sottolineando come «l’acqua è uno dei doni più grandi che Dio ci ha fatto», poi taglio del nastro e buffet per gli invitati. In attesa di festeggiare i prossimi traguardi Sal: l’allacciamento di tutto Codogno e di Somaglia a breve, il potenziamento dei sistemi intercomunali di Sant’Angelo, Mairago, Salerano e Lodivecchio nei prossimi mesi.

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