Treni come saune, settimana difficile per i pendolari

Arriva il caldo e ritornano i disagi per i pendolari. Molti treni sono stati segnalati senza aria condizionata o con l’aria solo in poche carrozze, e in diversi casi senza la possibilità di abbassare i finestrini, bloccati in chiusura. A questi disagi si sono poi accompagnati sia mercoledì sia giovedì sera diverse soppressioni di convogli, e la protesta comincia a rimontare.

Dopo mesi di relativa tranquillità, con disagi contenuti e problemi di natura ordinaria, negli ultimi giorni Trenord è tornata nel mirino dei pendolari per la qualità del servizio e per l’efficienza delle corse. Tantissime le lamentele, che spesso trovano spazio sui social, a proposito del caldo: molti treni in partenza da Milano nel pomeriggio e in serata sono stati segnalati senza aria condizionata, sovraffollati nelle carrozze raffrescate (poche, in alcuni convogli tre, in altri una sola) e in più con l’impossibilità di abbassare i finestrini, bloccati in chiusura. Un problema rilevante, che negli anni precedenti aveva causato anche malori, e che ora si teme possa aggravarsi con l’arrivo della canicola.

Accanto a questi disagi, inoltre, tra mercoledì sera e giovedì sera sono stati segnalati quattro convogli soppressi da Milano in direzione Piacenza, aggravando così il problema del sovraffollamento e del caldo nei treni in transito.

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