Tombe allagate, le prime verifiche

Alcune sono piene fino all’orlo, in altre l’acqua arriva a sessanta centimetri, altre ancora risultano pressoché asciutte.

È una situazione molto frammentata e perciò difficile da inquadrare quella in cui si trovano la sessantina di tombe dell’ala nuova del cimitero di Codogno dove è iniziata ieri mattina la scopertura dei monumenti su disposizione dell’amministrazione comunale.

Il caso era scoppiato un paio di settimane fa, quando alcuni cittadini in visita al camposanto si erano accorti per caso della presenza di acqua in fondo ai loculi.

Era bastato gettare un sasso nel foro di una fioriera che dà all’interno per sentire il clock dell’acqua di sotto. Ieri mattina l’amministrazione comunale ha avviato l’ispezione di tutti i monumenti che si concluderà domani. Alla presenza dei proprietari, un’impresa specializzata ha iniziato ad aprire le tombe e verificare il loro effettivo stato.

L’assessore ai lavori pubblici Abramo Rossi, che ha seguito le operazioni da vicino, precisa: «Non tutte le situazioni sono identiche. Ho assistito all’apertura di una decina di monumenti e in alcuni erano presenti cinquanta, sessanta centimetri d’acqua mentre altri sono risultati a posto».

La ditta incaricata ha messo in azione due pompe e provveduto subito a levare l’acqua, in certi loculi raggiungeva il metro e mezzo. Concluso il censimento dell’area, l’intenzione è di riprendere in mano l’indagine geologica eseguita nel 2006 prima di iniziare l’ampliamento del camposanto, per capire se vi sono stati errori di progettazione e quali. O cosa abbia fatto degenerare la situazione nel tempo. L’unica segnalazione «ufficiale» in cui veniva illustrato il problema risale al novembre 2010, a presentarla era stata la famiglia Guasconi, i più avevano lamentato invece la cosa solo a voce.

Ora che lo scempio è sotto gli occhi di tutti, se non sarà fatto qualcosa in merito c’è però chi pensa di agire legalmente.

«Finito il monitoraggio dei lotti dieci undici dodici e tredici del campo quarto chiederemo a un tecnico specializzato di indicarci la soluzione definitiva - rassicura l’assessore Rossi -, comprendiamo l’esigenza dei famigliari affinchè i loculi siano preservati in uno stato decoroso e per questo ci siamo subito attivati».

Il costo dell’apertura, dello svuotamento e del ripristino delle tombe monumentali verrà sostenuto dall’amministrazione comunale.

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