Terranova, insegnante 48ennetrovata morta sul divano di casa

Distesa sul divano, la tv davanti accesa, Nadia Vercesi si è spenta nella solitudine di una tediosa giornata d’agosto. Quarantotto anni, docente di lettere alla scuola media di Castelnuovo Bocca d’Adda, Nadia è stata trovata domenica dopo tre giorni che i vicini non la vedevano uscire di casa. In piazza Falcone, al primo piano di uno dei nuovi stabili a Terranova dei Passerini, la donna era venuta ad abitare da poco: nata a Melegnano, in paese aveva messo piede da quando si era sposata ma da un anno il matrimonio era finito e da via Palazzola aveva preso casa in centro. Raffinata, di animo gentile, la separazione aveva accentuato quel tratto del suo carattere che ne faceva una donna schiva. Era sola Nadia e l’immagine del televisore acceso, il walzer triste dei programmi che hanno continuato a scorrerle davanti agli occhi ormai spenti, ne racchiude l’andarsene in quel modo silenzioso che era lo stesso del suo muoversi per il mondo, sul lavoro, tra le persone care. Con mille idee sempre in testa, era stata lei a seguire la nascita del consiglio comunale baby a Castelnuovo dove insegnava e così pure a promuovere tra gli alunni l’intervallo bio, frutta al posto di merende e patatine, non faceva nulla perché gli altri sapessero del suo impegno. Anzi. «Ho un bellissimo ricordo di Nadia - ha detto ieri il dirigente scolastico del comprensorio di Maleo Tiziana Iecco -, era un’insegnante discreta e molto preparata, con i colleghi è sempre andata d’accordo forse anche perché non si metteva mai in evidenza». Nadia e la preside si erano viste appena una decina di giorni fa, «aveva chiesto di essere spostata in una scuola più vicina a casa - ha aggiunto la Iecco -, voleva riavvicinarsi a Terranova. Il provveditorato quest’anno l’avrebbe probabilmente assegnata a Brembio». La notizia della morte della collega (stamane alle 10.30, presso la camera mortuaria dell’ospedale di Codogno dove si trova, si terrà la perizia che proverà a chiarire le ragioni della morte) è stata una doccia fredda per il dirigente scolastico: «Sono rimasta allibita quando ho appreso la notizia - ha commentato - nessuno poteva immaginare una cosa del genere». A settembre Nadia avrebbe cambiato scuola e chissà, forse la vicinanza a casa, le avrebbe regalato quel briciolo di serenità che negli ultimi tempi sembrava avere perduto. Non però il sorriso, quello che le ha visto accennare ancora il giorno prima di morire chi l’ha incontrata in paese. «Ho visto Nadia al mercato mercoledì - ha raccontato un concittadino - mi sembrava stesse bene, non parlava mai molto, ci siamo salutati e poi è andata via». Si dice che la tv sia il surrogato moderno del focolare di una volta, il pensiero è che possa averle dato quel poco di calore di cui certamente aveva bisogno.

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