
Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 13 Ottobre 2011
Tempo scaduto: maxi sgombero di rom
Nella baracca di Secugnago dormivano fino a 25 persone
Maxi sgombero ieri a Secugnago di “rom” romeni. Hanno infatti dovuto raccogliere le loro cose e lasciare libero l'alloggio i sette romeni della comunità che da mesi occupava abusivamente la catapecchia al civico 5 di località "Stazione". La settimana scorsa il sindaco Mauro Salvalaglio aveva emesso un'ordinanza, con cui disponeva l'allontanamento coatto degli abusivi se non se ne fossero andati entro martedì 11 ottobre: e ieri mattina, scaduto il termine, la polizia locale con i colleghi di Turano e Bertonico è presentata alla loro porta.
La situazione era diventata insostenibile e il rischio che sfuggisse di mano ogni giorno più concreto. In due stanzini di pochi metri, con le pareti ammuffite e gli impianti di luce, acqua e gas non a norma, soggiornavano infatti fino a venti, venticinque “inquilini” alla volta. Facce sempre nuove, che cambiavano dalla sera alla mattina, quando i romeni andavano in giro a guadagnarsi da vivere: con l’accattonaggio e alcuni furtarelli, tanto nei paesi vicini quanto anche a Piacenza, Pavia, Parma, Milano, da dove arrivavano a decine le notizie di reato notificate in comune dalle Procure.
A casa restavano generalmente le donne con i figli piccoli, due bambini di cinque, sei anni e due neonati di pochi mesi. Lo sgombero ha riguardato anche loro: «In quella zona vivono soprattutto persone anziane e non ce la facevano più ad andare avanti così - ha spiegato Angelo Lucato, vigile urbano di Secugnago -. D'estate i romeni stavano alzati fino a tardi e facevano rumore. E poi col tempo sono diventati sempre di più e i residenti temevano diventasse un vero e proprio covo».
Di sopralluoghi nell'abitazione, intestata a un cittadino giordano domiciliato a Sesto San Giovanni ma di fatto irrintracciabile (a lui alcuni inquilini dicevano di versare l'affitto) Lucato ne ha eseguiti a bizzeffe da un anno a questa parte. Di giorno gli capitava di trovare non più di quattro cinque romeni, mentre la notte la casa si riempiva di parenti e amici di amici che dormivano stipati come sardine, oppure sui furgoni e le auto posteggiati in strada. «Ho emesso l'ordinanza sulla base della relazione dell'Asl che ha dichiarato l'inabitabilità dei locali per questioni igieniche e sanitarie - ha osservato il sindaco Salvalaglio -. Le persone dichiaravano di avere un contratto di locazione ma non ne hanno mai esibito la documentazione».
La misura è stata eseguita senza l'uso della forza: martedì la polizia locale ha avvertito i romeni che il tempo a loro disposizione era agli sgoccioli e ieri mattina ha proceduto a farli sloggiare. Alle 8.30 gli occupanti sono stati chiamati a fare le valigie e un'ora più tardi hanno sistemato le loro cose sui furgoni e sono partiti. Sette tra uomini e donne, visto che i bambini erano già stati portati via dai genitori nei giorni scorsi. Chiusa l'abitazione, è stato apposto un lucchetto al cancello d'ingresso. Per impedire che qualcuno ritorni.
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